NASCE "BORMIO SKIMO" (SKI-MOUNTAINEERING) PER GLI SPORT DI MONTAGNA

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NASCE "BORMIO SKIMO" (SKI-MOUNTAINEERING) PER GLI SPORT DI MONTAGNA

Gio, 13/01/2022 - 14:42
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Promozione e coordinamento per un prodotto turistico dalle grandi potenzialità
skimo

La notizia che arriva dal Bormiese è una vera novità per gli amanti dello scialpinismo: si è costituita da poco (dicembre 2021), con regolare Statuto e atto notarile, l’associazione "Bormio Skimo aps" per la promozione della cultura dello scialpinismo e degli sport di montagna. 10 i soci fondatori, con i rappresentanti di associazioni quali le guide alpine, le sezioni locali del Cai, lo Sci Club Alta Valtellina e l’Unione Sportiva Bormiese, nonché di imprese che gravitano intorno alla comunità dello skialp, uniti per fare in modo che le attività legate alla montagna possano trovare spazi e opportunità non solo come disciplina sportiva, ma anche come un prodotto turistico vero e proprio da offrire agli ospiti e ai residenti.

Adriano Trabucchi, titolare della fabbrica SkiTrab e uno dei soci fondatori, ha aperto le porte della rinnovata azienda in via Alù (ove ha sede della neonata associazione) per un incontro di presentazione a cui hanno preso parte autorità e operatori del settore, tracciando una breve storia dello scialpinismo e dell’idea che ha portato alla costituzione della Bormio Skimo, «dove "Ski-mo” – precisa – sarebbe l’abbreviazione di Ski Mountaineering».

«Abbiamo una zona che si presta tantissimo per lo scialpinismo – afferma Adriano Trabucchi – i nostri ospiti ce lo confermano spesso. In Alta Valle siamo stati dei precursori dello skialp moderno, anche nella leggerezza dei materiali, e la conformazione delle nostre valli consente infiniti incroci di itinerari e molteplici possibilità di esperienze, dai neofiti a quelli più esigenti. Possiamo sciare 9 mesi all’anno e abbiamo una rete di rifugi facilmente raggiungibili e che forniscono servizi di ottima qualità. Alcuni studi di settore stimano un potenziale di 300mila scialpinisti in Germania e addirittura di 500mila in Austria! È un bacino non indifferente al quale ci vogliamo rivolgere con proposte dedicate che possano diventare parte integrante dell’offerta turistica in loco, come potrebbero essere gli “Skimo Park” ovvero aree dove svolgere gli sport di montagna, con itinerari battuti ed eventuali servizi accessori».

Dagli inizi pionieristici del primo Novecento, in cui lo scialpinismo era inteso soprattutto come alternativa invernale all’alpinismo e quindi la semplice risalita-discesa dalle montagne con gli sci, e dopo un periodo di oblio dovuto alla preponderante diffusione dello sci alpino negli anni del boom economico, si è giunti oggi a una disciplina che appassiona un numero crescente di persone e che si è estremamente differenziata nei materiali, nelle specialità, nei percorsi, nelle difficoltà. Quello che rimane intatto è lo spirito di uno sport praticato soprattutto per la sua forte componente naturalistica, alla quale non è estranea quella sana fatica tipica delle scalate di montagna.

Il lavoro dell’associazione si basa anzitutto sulla necessità di trovare forme di collaborazione reciproca tra tutti i soggetti coinvolti, dai vertici regionali alle istituzioni, dalle società di impianti ai singoli gruppi che operano sul territorio. Quello dello scialpinismo, infatti, è un vulnus sinora irrisolto e la contrapposizione con lo sci alpino è un nodo che va superato a vantaggio di una integrazione tra le varie attività sportive, che potrebbero benissimo coesistere ampliando enormemente le opportunità di svago.

«Con questa nuova realtà – conferma Andrea Maiolaniabbiamo voluto legittimare ufficialmente il lavoro che da qualche anno si sta portando avanti in questo ambito. Una forte spinta, in questa direzione, è venuta dalle possibilità apertesi con la candidatura olimpica e la conseguente preparazione del dossier di presentazione. In questo cammino, abbiamo intavolato rapporti con i diversi soggetti coinvolti per confrontarci sui vari aspetti, pratici e legislativi, attingendo dalle esperienze degli altri comprensori che già promuovono offerte legate allo scialpinismo (ad esempio il Monterosa, il Nevegal o la vicina Svizzera) e servendoci dei suggerimenti preziosi di un esperto come Alfredo Tradati.

Vorremmo arrivare a promuovere non solo uno sport, ma una vera e propria cultura degli sport di montagna, compresa nell’offerta turistica e incentrata su percorsi ad hoc ed eventi. Qualcosa si sta già muovendo: un primo passo è stato fatto dalla Valfurva con l’istituzione di uno skipass per gli scialpinisti; la prossima settimana, inoltre, si svolgeranno in Alta Valle gli Skimo Days, una tre-giorni di iniziative legate al mondo dello scialpinismo» (https://skimodays.shop).

Si fa strada, dunque, l’idea che lo sport si possa proporre come un vero e proprio prodotto turistico, con un coordinamento tra tutte le controparti che servirebbe a dare coesione, forza e omogeneità alle iniziative intraprese sinora in modi disgiunti. Ma, forse, dovremmo considerare anche un altro fattore non meno importante: attraverso lo sport si formano generazioni di atleti che, con i loro sacrifici e la loro dedizione, portano in giro nel mondo l’immagine del comprensorio pur lavorando e allenandosi in condizioni non sempre ottimali: a loro, in primis, speriamo che questo nuovo spirito di collaborazione possa servire per agevolare la strada, non sempre facile e non sempre praticabile, verso il professionismo sportivo; una strada dalla quale tutto il territorio – direttamente o indirettamente – trae lustro.

 

Anna

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