IL SINDACO DI TRAONA MAURIZIO PAPINI: «AL BIM PER COSTRUIRE, NON PER SABOTARE. DA QUALCUNO GIOCHINI POLITICI E MANCANZA DI RISPETTO. QUESTA È LA REAZIONE DEI PERDENTI»

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IL SINDACO DI TRAONA MAURIZIO PAPINI: «AL BIM PER COSTRUIRE, NON PER SABOTARE. DA QUALCUNO GIOCHINI POLITICI E MANCANZA DI RISPETTO. QUESTA È LA REAZIONE DEI PERDENTI»

Ven, 21/02/2025 - 17:45
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(21 febbraio 2025) - Su quanto avvenuto ieri all'assemblea del Bim interviene il sindaco di Traona, e presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Maurizio Papini, che in queste ore si è confrontato con diversi sindaci, i quali condividono la posizione da lui assunta.

 

«Quella scritta ieri è una pagina brutta per l'ambito istituzionale e per l'intero territorio, poiché il Bim è un consorzio di Comuni, nel quale, per il loro tramite, sono rappresentati tutti i cittadini. Un ente che sostiene lo sviluppo di Valtellina e Valchiavenna, che eroga contributi, che aiuta i giovani e le famiglie attraverso numerose iniziative. Proprio pensando all'impatto del suo operato sul territorio risulta ancora più sconcertante e, francamente, ingiustificabile, l'azione di uno di noi, un sindaco, Antonio Sala Della Cuna, di Grosotto, che si è espresso sulla legittimità dell'elezione dopo aver votato e dopo aver appreso che la lista da lui sostenuta era stata nettamente sconfitta. I sindaci hanno scelto la lista guidata da Luca Della Bitta, che ha prevalso per 101 a 27: una vittoria schiacciante. La democrazia è questa: tutti votano liberamente. È stato irrispettoso e scorretto, oltre che subdolo, pianificare una strategia da mettere in campo al momento della sconfitta. Una mossa decisa a tavolino finalizzata a distruggere, invece che a costruire, in spregio a quelle che sono le finalità del Bim. Ieri, come sindaci ci siamo riuniti per programmare i prossimi anni, per dare mandato a un presidente e a un direttivo: ci attendono appuntamenti importanti, siamo chiamati ad assumere decisioni che avranno ricadute sul territorio. Su questo ci siamo concentrati. Purtroppo non tutti. Qualcuno ha pensato a sé stesso invece che all'interesse del territorio, mancando di rispetto ai suoi colleghi. Perché non hanno esposto le loro ragioni prima della votazione in modo che tutti noi amministratori ne fossimo messi a conoscenza? Perché hanno allestito un teatrino con un finale a sorpresa? Non si gioca con l'interesse dei cittadini che come sindaci rappresentiamo. La risposta è fin troppo facile: sapevano di essere perdenti, quindi hanno agito per distruggere, esprimendo quanto di peggio la politica può rappresentare quando non è finalizzata a trovare le soluzioni ai problemi. Pochi e poco rappresentativi non hanno trovato di meglio che demolire, mettendo a serio rischio l'operatività di un ente fondamentale per i Comuni.

Questa iniziativa potrebbe significare mettere in crisi un sistema, addirittura fornire argomenti a chi, da tempo, a livello nazionale, punta a cancellare i Bim per prendersi le risorse che noi oggi distribuiamo sul territorio. La loro stessa candidata presidente Carla Cioccarelli, già presidente del Bim per sette anni quando era sindaco di Aprica, come lei stessa ha ricordato ieri durante l'assemblea, avrebbe assunto provvedimenti illegittimi, secondo la tesi di Sala Della Cuna. Ha detto bene il  candidato presidente Della Bitta, eletto ieri dalla stragrande maggioranza dei sindaci: siamo qui per costruire, non per bloccare l'attività. Invece di sabotare, il sindaco Sala Della Cuna e i suoi si interroghino sulla netta sconfitta della loro lista presentata come espressione partitica di Fratelli d’Italia: ne trarrebbero importanti indicazioni per il futuro. 

La stragrande maggioranza dei sindaci di Valtellina e Valchiavenna, al di là delle appartenenze politiche, vuole lavorare per il bene del territorio e dei cittadini, decide sui programmi e sulla credibilità dei candidati. Questo conta. I giochetti li lasciamo a chi non ha argomenti da proporre».

Emanuela Zecca

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