Le considerazioni del sindaco di Bormio su alcuni aspetti legati alla "Bormio che verrà"
Sulla visione della Bormio che verrà, il gruppo "Bormio 5.0" ha sempre avuto le idee molto chiare: un paese perfettamente inserito nell'ottica comprensoriale alpina ovvero "Bormio e le sue Honorate Valli", richiamando quel ruolo di complementarità che nel passato ha reso tutti i comuni un "unicum" strettamente interconnesso (non a caso, si chiamavano "comuni sociali"). «Rendere l'intera ski area competitiva e attrattiva rispetto alle altre località d’oltralpe, sia dal punto di vista gestionale che sociale» è uno degli obiettivi primari nell'agenda, non solo per dare slancio al turismo, ma anche per fare in modo che l'offerta possa essere più integrata, naturalmente senza perdere di vista gli elementi critici quali viabilità, sicurezza, fragilità del territorio.
Sulle opere legate alle Olimpiadi invernali, ormai entrate a pieno diritto in ogni programma e discussione, il focus principale sarà la sistemazione dello Ski Stadium, dove si lavorerà per realizzare una struttura funzionale ma ben armonizzata col contesto paesaggistico alpino, dal momento che sarà il biglietto da visita per tutte le manifestazioni. «Siamo consapevoli della responsabilità che grava sulle nostre decisioni ed è proprio guardando al futuro che vogliamo valorizzare le risorse affinché tutti ne possano trarre un beneficio comune, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità».
Tutto il gruppo che fa capo al sindaco ragiona da tempo su questi temi e adesso più che mai le diverse componenti sono al lavoro in modo continuativo, professionale e mirato, per rispettare le scadenze e le aspettative degli altri enti coinvolti nel grande evento olimpico. I comuni del comprensorio, la Fondazione Milano-Cortina 2026, Regione Lombardia e la Federazione Italiana Sport Invernali… tutti in prima linea per arrivare pronti a un appuntamento sul quale – inevitabilmente – si accumulano grandi attese e per il quale si verrà certamente ricordati, nel bene o nel male.
Ma c’è un altro convitato che dovrebbe giocare in favore di queste Olimpiadi e far sentire più che mai la propria voce coesa per il territorio: la popolazione. L'annuncio delle gare di scialpinismo a Bormio è il suggello al lavoro di una valle (la Valtellina) dove lo sport è una vera vocazione e dove sin da piccoli si respira l'importanza dell'attività motoria. Fra le tante discipline che hanno reso grande il medagliere dell'Italia, ve ne sono alcune in cui i nostri atleti sono una vera eccellenza ed è quasi un miracolo che si riescano a coltivare così tanti talenti in un territorio geograficamente periferico e piccolo come il nostro.
Che ci piacciano o no, le Olimpiadi porteranno cambiamenti significativi e sta anche a noi fare in modo che questi avvengano nel miglior modo possibile.
Anna
IL COMUNICATO DEL SINDACO DI BORMIO SILVIA CAVAZZI
Visione di Bormio nei prossimi anni
Un comprensorio unico, ovvero Bormio e le sue Honorate Vallli fino a Livigno; dal punto di vista turistico il collegamento degli attuali comprensori ha l’obiettivo di rendere l’intera ski area competitiva e attrattiva rispetto alle altre località d’oltralpe, sia dal punto di vista gestionale che sociale. Siamo consapevoli che le tematiche e le criticità sono molteplici ma comuni: dalla fragilità del territorio, alla viabilità e alla sicurezza. Il nostro obiettivo di innovazione si concretizzerà nei prossimi anni investendo sui giovani e sulla scuola, preservando e valorizzando le nostre risorse dalle quali trarre beneficio comune, sempre con un occhio attento alla sostenibilità e all’ambiente.
Problematiche presenti relative alle Olimpiadi 2026 e alle opere collegate
Il focus principale è sulla zona dello Ski Stadium; l’obiettivo è realizzare una struttura iconica funzionale che ben si inserisce nel contesto dell’area, anche in termini di legacy sul territorio per tutto quello che rimarrà dopo l’evento olimpico. Lo Ski Stadium sarà il luogo dove si svolgeranno le manifestazioni più attese dei Giochi, tutto lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo. Dobbiamo creare le condizioni affinché diventino eventi indimenticabili. Questa è la grande responsabilità che abbiamo nei confronti del territorio per il nostro futuro. Sono in carica da due settimane ed ho lavorato costantemente, fin dal primo giorno, su questi temi perché ho dovuto prendere atto dei ritardi importanti nell’ambito dei processi decisionali, pertanto è necessario lavorare in modo continuativo, professionale e mirato al fine di rispettare le scadenze e le aspettative degli altri enti coinvolti nel grande evento olimpico. Le procedure si stanno svolgendo su più livelli con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale in primis, poi Fondazione Milano-Cortina 2026, Regione Lombardia e Federazione Italiana Sport Invernali. Il nostro obiettivo è quello di trovare la migliore soluzione per il Paese, tali scelte influenzeranno il futuro della località per i prossimi decenni. E’ una grande responsabilità e ne siamo consapevoli. Stiamo lavorando non-stop per dare il massimo al nostro territorio.
Ski Alp
Siamo onorati di poter rappresentare la Valtellina e la Lombardia in occasione dei giochi olimpici. Lo sci alpinismo sarà la nuova disciplina olimpica, ma fa parte della tradizione del nostro territorio. Lo sci alpinismo è sempre stato praticato in tutta la Valtellina e rappresenta una delle espressioni dello sport di montagna. La nuova disciplina olimpica sarà un’occasione per i giovani che fanno parte degli sci club locali e provinciali di mettersi in gioco e confrontarsi. Sarà anche un’ambizione per i giovani che hanno già alle spalle degli ottimi risultati a livello internazionale, poter aspirare ad una partecipazione olimpica sulla loro Terra. Non escludiamo la fortuna di avere qualche atleta valtellinese in gara a Bormio nel 2026. Sarebbe una gioia bellissima non solo per me, ma anche per tutti gli altri sindaci del territorio.
Silvia Cavazzi
Sindaco di Bormio
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