LA VALTELLINA HA IL DIRITTO A UN’ASSISTENZA SANITARIA?
9 marzo 2021
Ricapitoliamo: la popolazione valtellinese non sta male abbastanza e di conseguenza – poichè il velivolo dell’elisoccorso h24 sarebbe sottoutilizzato – AREU non ritiene prioritario mantenerlo in servizio in orario notturno.
Perciò, ragionando così per ogni comparto, togliamo tutte le caserme dei Vigili del Fuoco laddove scoppino pochi incendi, chiudiamo le stazioni di polizia e carabinieri dove i reati siano statisticamente irrilevanti e già che ci siamo eliminiamo tutte le Prefetture dove la popolazione sia talmente disciplinata da non fornire alcun problema di ordine pubblico. Tanto, in caso di bisogno, si può sempre ricorrere ai vigili, poliziotti, prefetti di un’altra provincia, no?
Ma se invece siamo convinti che le caserme dei pompieri, le stazioni di polizia, le Prefetture siano non delle semplici unità di presenza, bensì un presidio fondamentale (fon-da-men-ta-le!!) per il territorio, a garanzia dello stesso, allora non vedo cos’abbia di diverso un elisoccorso h24. Che – tra l’altro – è preposto a un servizio più che fondamentale perché serve a salvare le vite! E tanta grazia, se poi non viene utilizzato!!!
Resto stralunata di fronte a certe dichiarazioni e mi domando se a volte la gente si renda davvero conto di quello che dice. L’intervista al dr Alberto Zoli è uscita piuttosto infelice, per non dire maldestra.
Come dovremmo sentirci noi valtellinesi?
Beffati e abbandonati.
Beffati perché, facendo poco ricorso all’elicottero, veniamo penalizzati dalla mancata copertura h24, quasi che avere una bassa casistica di interventi sanitari fosse una colpa e non una fortuna.
Abbandonati perché significa che per tutto l’arco temporale notturno non abbiamo la garanzia di poter contare sull’elicottero, nonostante una certa politica continui a decantare il miraggio di una sanità efficace ed efficiente.
Ma quando la finiremo di ragionare sulla sanità pubblica come un business? Se c’è un settore in cui è doveroso non guardare solo al denaro, quello è l’assistenza sanitaria essenziale, quella di emergenza-urgenza, quella che deve intervenire nell’immediato per salvare vite umane.
Sostenere che negli ultimi anni si è potenziato il soccorso e l’assistenza in Alta Valle stride nettamente con quanto accaduto.
L’epilogo – forse – non sarebbe stato ugualmente positivo, ma non saremmo rimasti con la sensazione di essere, appunto, beffati e abbandonati.
Anna
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