LA NUOVA GIUNTA LOMBARDA: QUALI GLI EFFETTI SULLA PICCOLA VALTELLINA?
10 gennaio 2021
Il cambiamento all’interno dello scacchiere regionale lombardo porta ad alcune sostanziali novità che non mancheranno di interessare da vicino anche la piccola Valtellina.
Se Massimo Sertori è stato riconfermato all’assessorato Enti locali Montagna e Piccoli Comuni, per il Welfare toccherà a Letizia Moratti prendere in mano il bandolo della “matassa-Morelli”, mentre in ambito sportivo parrebbe certo il nome dell’olimpionico Antonio Rossi a capo dell’assessorato allo Sport. Il tandem Rossi-Sertori si muove all’unisono in Valtellina e sul fronte Olimpiadi è fortemente impegnato a tracciare la rotta verso il 2026, cercando di ricompattare il più possibile un territorio a tratti lacerato e litigioso. Ma la grande incognita valtellinese verte sul problema della sanità di montagna, alla quale le velleità olimpiche non rimangono estranee, non foss’altro perchè – trattandosi di una valle “monodirezionale” con un’unica, sofferente e sottodimensionata arteria viaria a disposizione – il nodo dei trasporti resta inscindibile e imprescindibile sia dal punto di vista sanitario sia da quello turistico-sportivo, legato cioè ai grandi eventi.
Letizia Moratti è donna di carattere e di polso e governerà l’assessorato col piglio deciso che l’ha sempre contraddistinta. Intanto ha già dichiarato di voler aprire un Tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti in ambito sanitario (direttori generali delle ATS, delle ASST, operatori accreditati, sindacati dei medici e delle professioni sanitarie, presidi delle facoltà e del mondo del volontariato, sindaci del territorio) e di voler “porre una ancora maggiore attenzione al territorio: questo l’impegno che abbiamo preso e che intendo portare avanti con determinazione“. Staremo a vedere in quali termini si attiverà questa attenzione, a partire dal riordino della Legge 23/2015 sulla riforma del sistema sociosanitario lombardo, quella che costituì l’ATS della Montagna e l’Azienda Socio – Sanitaria Territoriale (ASST) della Valtellina e dell’Alto Lario con la sua rete varia di POT, poli ospedalieri e presidi vari e con l’obiettivo finale di “salvaguardare il duplice principio di centralizzazione dei servizi d’eccellenza e superspecialistici e di devoluzione periferica territoriale e domiciliare delle prestazioni generalistiche ed a media e bassa intensità assistenziale” (art. 2, comma 18).
Anna
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