“PUBBLICITÀ REGRESSO”
7 marzo 2020
Che la pubblicità sia l’anima del commercio è un’assodata banalità. Ciò non significa che si possa attingere a piene mani da tutto ciò che ci passa per la testa. Vi sono limiti che – laddove non arrivano le regole – devono essere dati dal rispetto, dalla deontologia, dal buon senso e non meno da un certo buon gusto. Ci stiamo facendo sopraffare dalla schizofrenia, senza fermarci un attimo a riflettere prima di agire. E il risultato sono campagne come quella uscita in data odierna sul Corsera. Forse l’intenzione poteva essere propositiva, ma il risultato è indecorosamente irrispettoso.
Fermiamoci a riflettere, prima di farci prendere dalla smania, prima di esagerare, prima di doverci vergognare. E, semmai, pensiamo a come poter essere utili in frangenti così complicati.
Anna
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