LE VIE D’ACCESSO ALLA MAGNIFICA TERRA
Queste le parole scolpite sulla sommità di una porta dal sommo poeta.
Frase, dal senso tremendo e oscuro, scolpita sopra la porta dell’Inferno. La porta stessa sembra personificarsi e parlare con la sua bocca che nasconde solo tormenti e dannazione eterna. Predice il destino di coloro che stanno per oltrepassarla: attraverso di essa si entra nella città del dolore (l’Inferno, appunto), nel tormento perenne (senza fine), fra le anime dannate.
Si esagera, forse. Ma l’attualità della cronaca nera, purtroppo, ci viene drammaticamente incontro, con la notizia dell’incidente di ieri.
Un incidente può succedere, è successo. E se fosse successo tre chilometri dopo? Le foto al proposito sono emblematiche, non lasciano spazi a dubbi.
Bisogna assolutamente PRETENDERE una via d’accesso aperta 24 ore su 24 , all’aperto, in sicurezza. Non ci devono essere né se, né ma. Niente limiti, niente orari. Le alternative ci sono, basta volerle trovare.
Tra poche settimane siamo chiamati a votare nei comuni, in provincia, in Europa. Meditate gente, meditate.
Mario Zangrando
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