Giustizia: persone senza futuro ed efficienza compromessa. Il 30 giugno e il 1° lugliomobilitazione nazionale. Serve personale e urge stabilizzare i precari PNRR.
Perché la giustizia esista davvero, servono persone. Servono competenze, diritti, stabilità.Servono lavoratrici e lavoratori assunti, valorizzati, rispettati. FP CGIL, UIL PA e USB PIpromuovono per il 30 giugno e il 1° luglio una serie di iniziative per portare all'attenzionepubblica lo stato di profonda sofferenza del sistema giustizia italiano. La mobilitazione nazionale nasce dalla necessità di evidenziare le criticità strutturali cheaffliggono il Ministero della Giustizia: dai ritardi cronici nell'attuazione degli accordi sindacaligià siglati, alle pesanti carenze di personale. Nello specifico, nonostante l'immissione di personale a tempo determinato attraverso i fondiPNRR, le difficoltà operative restano trasversalmente significative nelle sedi giudiziarie. Continua la riduzione di organico tra pensionamenti ed esodo verso altre amministrazionipubbliche. In questo contesto, a maggior ragione è centrale la vertenza per lastabilizzazione di tutte le 12mila persone precarie che lavorano per il Ministero grazie alpiano nazionale di ripresa e resilienza. Il Governo promette una stabilizzazione a metà, cioècirca 6000 precari. L’altra metà, pazienza. Ma la giustizia non si può fare a metà! “Al Tribunale di Via Mazzini sono presenti - dichiarano Michela Turcatti e Leonardo Puleridelal FP CGIL di Sondrio - giovani e qualificati dipendenti assunti a tempo determinatoattraverso il PNRR”. Segnalano i due sindacalisti del pubblico impiego che “la loro presenzaha rinvigorito l’efficenza del Tribunale sondriese ma adesso si rischia il possibile fallimento delprogetto “Ufficio per il Processo”, se il personale precario, composto da circa 12.000persone attualmente impiegate negli uffici giudiziari, a livello nazioanle, non verràstabilizzato. La Legge di Bilancio approvata dal Governo prevede l’assunzione di pocomeno della metà di questi lavoratori, con decorrenza a partire da luglio 2026, data dellascadenza del progetto, e completamento solo entro il 2029”. Proseguono ancora i duesindacalisti di Via Torelli - “sono 6 le unità di personale “precario” che ogni giorno, tutti igiorni, sul Tribunale di Sondrio assicurano insieme ai colleghi a tempo indeterminato e unapattuglia di personale proveniente da altre Amministrazioni, servizi essenziali per la giustizianella e per la nostra provincia”. Sono persone, professionisti, giovani, per i quali il sistema Giustizia ha previsto, nonostanze lecarenze strutturali del Ministero della Giustizia, dove si registra già una carenza di circa12.000 unità, una roulette assunzionale, ovvero una probabile stabilizzazioni di circa 6milaunità a fronte delle 12mila persone che attualmente reggono l’erogazione dei servizi intutta Italia. “Questa situazione è aggravata – evidenziano Turcatti e Puleri - dall’età mediaelevata del personale attualmente impiegato, pari a 58 anni, e dal prevedibile incrementodelle scoperture dovuto ai prossimi pensionamenti”. Per questo “stabilizzare il personaleprecario è dunque un passaggio imprescindibile per evitare che la giustizia italiana torniindietro e che i cittadini paghino il prezzo di queste scelte irresponsabili” – ripetono in coro idue sindacalisti. Per la Lombardia, l’appuntamento centrale sarà a Milano, martedì 1° luglio, dalle 10 alle 12,davanti al Palazzo di Giustizia: un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori, seguita da unpresidio sulle scalinate esterne del Tribunale.
- Segreteria della Fp Cgil di Sondrio -
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