LA RIEDIZIONE DEL VOCABOLARIO NEL BICENTENARIO DELLA STRADA DELLO STELVIO: UN REGALO A TUTTI I BORMINI

L'edizione è limitata, come si conviene per le opere pregiate, fortemente voluta dall'Amministrazione comunale per festeggiare il bicentenario della strada dello Stelvio. In un anno denso di celebrazioni si inserisce a pieno titolo la ristampa di un cimelio, il Vocabolario bormino, la tradizione di una comunità racchiusa nelle pagine di un libro che, a distanza di oltre un secolo dalla sua uscita, rivela la sua attualità. È il passato che ritorna affinché venga conosciuto e tramandato: usi, tradizioni, nomi e luoghi a disegnare legami e a raccontare storie. Il certosino lavoro di Glicerio Longa era stato prima conservato quindi divulgato dagli Amici di Bormio e dell'Alta Valtellina che avevano curato l'uscita della seconda edizione, nel 1975, rendendo possibile la riscoperta del Vocabolario nell'ambito della sua attività di conservazione e di valorizzazione della cultura locale. Copie ormai introvabili per chi le volesse acquistare, gelosamente custodite nelle case del Bormiese, da qui l'iniziativa del Comune di Bormio per il bicentenario.
«Questo libro - scrivono il sindaco Silvia Cavazzi e l'assessore alla Cultura Paola Romerio Bonazzi nella prefazione - è un'opera manifesto, una pietra miliare nella produzione letteraria locale che dovrebbe essere custodita in ogni casa, pronta a essere aperta e sfogliata, perché il dialetto e i modi di dire che vi sono raccolti mantengano la loro vitalità e continuino ad accompagnarci durante la nostra esistenza». La ristampa anastatica del Vocabolario bormino, edita dalla Società Multiservizi Alta Valle in mille esemplari, ciascuno dei quali contrassegnato da un numero, oltre alla traduzione in italiano e alla spiegazione delle parole in dialetto, contiene nomi, soprannomi e paradigmi grammaticali. Nell'appendice anche un vocabolario botanico-zoologico, che inizia con aglio, ai, e prosegue con ribes, l'ansúa, un vocabolario geografico, frasi e detti popolari e i linguaggi propri di determinati gruppi, come il gergo dei calzolai, mestiere tradizionale in Valfurva, che i cento ciabattini forbaschi che ogni anno, da ottobre a giugno, emigravano in Svizzera e nelle altre province lombarde, esportavano. Una puntuale descrizione dell'Alta Valtellina alla vigilia del primo conflitto mondiale restituisce l'immagine nitida di una comunità, rendendo l'opera di Longa imperdibile.
Il Vocabolario bormino è in vendita presso Cleo Libreria, Edicola Sosio, La Libreria di Metallia e all'Ufficio Turistico di Bormio.
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