SANITÀ: MAJORINO E BORGHETTI (PD), “LA REGIONE NON HA SPESO 46,5 MILIONI DESTINATI DALLO STATO PER RIDURRE LE LISTE D’ATTESA”. IN 77 MILA ATTENDONO IL RICOVERO DAL PERIODO 2020 - 2023
La Lombardia è tra le Regioni che non hanno speso tutte le risorse del Governo per la riduzione delle liste d’attesa in sanità, come denunciato nei giorni scorsi dal ministro Schillaci. Ben 46,5 milioni di euro stanziati da Roma per fare fronte ai mancati ricoveri negli anni dell’emergenza Covid non sono stati impegnati dalla nostra Regione e, di conseguenza, al primo gennaio 2025 risultavano ancora 77.244 persone in attesa di prestazioni sanitarie con ricovero, di cui 26.593 relativi al triennio 2020-2022 e 50.651 del 2023. È quanto si legge in una delibera approvata dalla giunta regionale lombarda martedì 15 aprile, redatta dall’assessorato guidato da Guido Bertolaso.
“Questi dati sono davvero preoccupanti e dimostrano che non era un problema di risorse, che erano già stanziate, ma di incapacità della Regione a spenderle.”- dichiarano Pierfrancesco Majorino e Carlo Borghetti, capogruppo del Pd in Regione e capodelegazione in commissione sanità- “La beffa è che pochi giorni fa la giunta regionale ha annunciato di avere messo a disposizione le risorse per effettuare i ricoveri arretrati, ma si tratta sempre delle stesse risorse statali che non sono state spese prima. In altre parole, il problema non sono le risorse, ma la capacità di utilizzarle. Quando Fontana dice che la Lombardia ha speso tutte le risorse stanziate dal governo, semplicemente non dice la verità. Anzi, guardando i dati si vede che anziché migliorare, le liste d’attesa si sono ulteriormente allungate. Questo è inaccettabile, bisogna cambiare, e lo vogliamo fare con la nostra legge di iniziativa popolare, ora in discussione in commissione, ma la condizione è che il centrodestra non continui a chiudere gli occhi davanti a questa situazione.”
A registrare il maggior arretrato tra gli ospedali pubblici sono l’Asst Sette Laghi, con bene 13.129 ricoveri prescritti e non erogati, più di tutta la Città metropolitana di Milano (10.956), seguita dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo (4.637). Tra due e tremila i ricoveri arretrati al Policlinico San Matteo di Pavia (2.931), l’Asst della Brianza (2.861), l’ASST Rhodense (2.521), il San Gerardo di Monza (2.242), gli Spedali Civili di Brescia (2.184) e il Fatebenefratelli-Sacco di Milano(2.124).
Ma anche gli ospedali privati accreditati e a contratto con il servizio sanitario regionale, a loro volta destinatari delle risorse pubbliche per smaltire le liste d’attesa, hanno accumulato ritardi: in particolar modo le realtà del territorio dell’ATS di Milano, con 21.220 ricoveri arretrati, quelle dell’ATS Insubria, a quota 5.998, e l’ ATS Brescia, a 2.876.
La delibera di giunta, prendendo atto di tutti questi ritardi e della presenza di risorse stanziate dal Governo e non utilizzate, impegna le strutture lombarde a colmare il divario e a spendere nel 2025 ciò che è già a disposizione dagli anni scorsi.
- Ufficio Stampa PD -
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