LA GIUNTA COMUNALE DI BORMIO: «UNA PARODIA DIFFAMANTE, UN INSULTO A CHI HA COMBATTUTO IL NAZIFASCISMO PER LA NOSTRA LIBERTÀ»
Nei giorni scorsi è stato divulgato a mezzo social web e attraverso Whatsapp un video con riferimenti e allusioni molto chiari ai componenti della Giunta comunale di Bormio, costruito sul film “La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler”. Il risultato è una parodia diffamante, un accostamento che urta la sensibilità di molte persone, lo scadimento di un dibattito sin qui vivace e allargato che fa dire al sindaco Silvia Cavazzi e a tutta la Giunta comunale: «Siamo caduti così in basso? Davvero vogliamo dare del nostro paese, della nostra comunità un'immagine tanto squallida?». «Come sindaco - sottolinea Silvia Cavazzi -, come amministratore pubblico, ma, soprattutto, come persona, repubblicana e democratica, cresciuta con i valori della nostra Resistenza, più che offesa mi sento fortemente turbata da un tale accostamento. Non avrei mai immaginato che una discussione che si era sin qui mantenuta su toni civili, utilizzando gli strumenti che la democrazia garantisce, cadesse così in basso. Ci possono essere posizioni diverse, anche vedute completamente in antitesi, ma mai e poi mai, con il pretesto di una modalità che non accetto venga definita ironia, tanto è disturbante e offensiva, si dovrebbero toccare punti simili, tanto più nascondendosi dietro l'anonimato».
Proseguono i componenti della Giunta comunale: «Abbiamo ricevuto tanta solidarietà e sono molti i cittadini che si sono detti indignati per questa iniziativa. Con nostra grande delusione non abbiamo invece avuto notizie di una ferma e netta presa di distanza da parte del comitato "Bormini per l'Alute". Ci chiediamo se questo silenzio significhi condivisione di modalità e toni, se questa sia una strategia a sostegno della loro iniziativa. Ci auguriamo di no. Non solo con riferimento a tutta l'Amministrazione comunale, ma per Bormio stessa perché paragonare la contrapposizione "tangenzialina sì, tangenzialina no" ai crimini del nazifascismo, a una delle pagine più drammatiche della nostra storia, rappresenta un insulto a chi ha combattuto sacrificando la propria vita per regalarci la libertà».
«Abbiamo improntato il nostro operato sulla condivisione e sull'ascolto. E, in questo senso, è stato messo a disposizione della popolazione il regolamento per il referendum garantendo sempre la disponibilità a valutare le posizioni diverse dalla nostra. Così è stato anche per il progetto della tangenziale, che ha un unico fine: migliorare la qualità della vita dei cittadini di Bormio. Non ci sono, e non possono esserci, congetture diverse rispetto all'obiettivo che stiamo perseguendo. Come amministratori pubblici siamo anche chiamati a prendere delle decisioni e ad assumerci la responsabilità delle scelte. L'obiettivo è che soddisfino il maggior numero di persone possibile, consapevoli del fatto che tutto non potrà mai andare bene a tutti, che ci saranno dei distinguo, che ci saranno delle obiezioni, legittime e doverose. A prevalere deve essere però sempre l'interesse generale, questo significa essere amministratori pubblici».
La conclusione del Sindaco: «Nel ribadire la mia ferma condanna nei confronti di un'iniziativa vile e abbietta, sintomo di una degenerazione della nostra società che dovrebbe far riflettere tutti, rimango convinta che i cittadini di Bormio, compresi gli aderenti al Comitato, siano molto meglio di quanto abbiano voluto far trasparire dal video e rinnovo la mia disponibilità a un confronto leale, serio e costruttivo».
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