I Sindaci intervengono per sollecitare soluzioni adeguate per il presidio ospedaliero Morelli

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I Sindaci intervengono per sollecitare soluzioni adeguate per il presidio ospedaliero Morelli

Gio, 09/12/2021 - 19:42
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"L'acqua cheta rompe i ponti", è un famoso detto popolare che - con qualche variante verbale ma integro nel suo significato - è essenzialmente legato alla potenza di qualcosa (o qualcuno) che piano piano, nella sua lenta opera, riesce ad essere incisivo anche senza troppo fragore. Ecco, mi immagino e voglio sperare fortemente che l'azione dei Sindaci possa essere messa sullo stesso piano e solo il tempo ci dirà se la loro forza nascosta sarà stata efficace. Di una cosa, però, sono certa: che ci avranno provato con tutto il loro peso politico e con tutta la loro volontà, al di sopra di ogni critica, insinuazione e rimprovero.

Di seguito, la nota con cui oggi si sono rivolti alle autorità per ribadire la necessità di provvedere alle criticità che tuttora si riscontrano nel Pronto Soccorso dell'ospedale Morelli di Sondalo.

 


 

Alla c.a. 

Dott. Tommaso Saporito, 

Direttore Generale ASST Valtellina Alto Lario

[email protected]

E p.c. 

Dott.ssa Letizia Moratti 

Vicepresidente Regione Lombardia – 

Assessore Welfare 

[email protected] 

 

Sig. Massimo Sertori

Assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni

[email protected]

 

Dott. Giovanni Pavesi 

Direzione Generale Welfare 

[email protected] 

 

Egr. Direttore, 

la presente per sottoporre alla Sua attenzione alcune criticità presenti all’Ospedale Morelli, apparse anche sulla stampa nei giorni scorsi, che stanno destando molta preoccupazione in noi amministratori e nell’opinione pubblica. 

Ci riferiamo, in primo luogo, alla situazione del Pronto Soccorso di Sondalo: a seguito della scelta di esternalizzare il servizio, giustificata dalla carenza di personale medico, molte sono le lamentele di disservizi che si sono tradotti in una inappropriata ed inefficiente risposta sanitaria. Quotidianamente riceviamo segnalazioni di cittadini che lamentano: lunghissimi tempi d’attesa spesso seguiti dall’invito a ripresentarsi il giorno dopo, carenza di personale, difficoltà nell’utilizzo delle strumentazioni informatiche, totale assenza di coordinamento tra p.s. e altri servizi/reparti (impossibilità da parte degli operatori del pronto soccorso ad accedere alla cartella clinica degli utenti), personale medico non sufficientemente specializzato.

È intollerabile ed inaccettabile che, nel pieno della stagione invernale, all’indomani dell’apertura degli impianti sciistici che, come noto, comportano un aumento esponenziale delle presenze turistiche in Alta Valtellina, il Pronto Soccorso, servizio strategico e fondamentale, non sia in grado di offrire servizi tempestivi, organizzati e degni di una risposta sanitaria eccellente. 

Nessuno vuole sindacare la competenza dei medici della Cooperativa MedRight, aggiudicataria del servizio in oggetto, ma è evidente che molte sono le lacune dal punto di vista organizzativo e di efficienza della prestazione sanitaria che mettono a repentaglio l’incolumità dei pazienti. 

Inoltre, abbiamo appreso dalla stampa la Sua decisione, stante l’aumento del numero dei contagi e con esso la necessità di predisporre un nuovo reparto per la cura dei pazienti Covid-19 positivi, di sottrarre posti letto, per esigenze organizzative, al reparto di ortopedia. Riteniamo che tale scelta sia del tutto inopportuna, anche per le ragioni sopra illustrate e legate all’avvio della stagione invernale. L’ortopedia, con l’apertura degli impianti di risalita, è un reparto indispensabile oltreché il più funzionale alla gestione dei maggiori traumi che, nella generalità dei casi, si verificano sulle piste da sci. 

Tali scelte hanno generato uno scenario molto critico che ci preoccupa enormemente e per il quale non vorremmo essere costretti, nel nostro ruolo di autorità sanitarie, a denunciare nuovamente il tutto all’autorità giudiziaria; pertanto, auspichiamo che tale situazione possa risolversi al più presto, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire ai cittadini risposte sanitarie di emergenza-urgenza efficaci ed efficienti, come avveniva in precedenza.

In attesa di un Suo celere riscontro, porgiamo i nostri saluti.

 

Sondalo, 9 dicembre 2021

 

Ilaria Peraldini, Sindaco di Sondalo;

Alessandro Pedrini, Sindaco di Valdisotto;

Silvia Cavazzi, Sindaco di Bormio;

Angelo Cacciotto, Sindaco di Valfurva;

Massimiliano Trabucchi, Sindaco di Valdidentro;

Remo Galli, Sindaco di Livigno.