BORGHETTI (PD): “LA REGIONE INTERVENGA SUBITO PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELL’ELISOCCORSO”
8 marzo 2021
Una tragedia che ha scosso una comunità, anche perché, forse, si poteva evitare. Dalla morte per infarto di un 55enne di Valdidentro, in Alta Valtellina, rimasto troppo tempo in ambulanza e senza un medico perché l’elisoccorso, dopo una certa ora, non è più in servizio per mancanza di personale, ha preso le mosse un’interrogazione a risposta scritta presentata all’assessore regionale al Welfare Moratti dal Gruppo regionale del Pd.
“Quello che è successo è davvero inconcepibile: la vallata si sente abbandonata dalle istituzioni, ma in primis da Regione Lombardia che tante promesse aveva fatto a quel territorio e a quelle popolazioni”, commenta Carlo Borghetti, consigliere dem e vicepresidente dell’Aula, primo firmatario dell’interrogazione.
Nell’atto, Borghetti, assieme al collega GianAntonio Girelli e al capogruppo Fabio Pizzul, chiede “se Regione Lombardia sia a conoscenza della carenza di personale preposto al servizio di elisoccorso della base di Sondrio e delle altre basi regionali; come intenda sopperire a questa carenza; se abbia intenzione di provvedere al reclutamento di personale medico per le emergenze in Alta Valtellina che possa essere reperibile quotidianamente dalle ore 20 alle ore 8”.
Spiega ancora il vicepresidente: “Le nostre richieste si basano sul fatto che l’elisoccorso è il mezzo fondamentale per poter intervenire rapidamente nelle zone montane e quindi per rafforzare la sanità di montagna che, per proprie caratteristiche, necessita di strumenti diversi rispetto agli altri territori. E in Lombardia sono attualmente in servizio 5 elicotteri che fanno riferimento alle basi di Sondrio, Como, Bergamo, Brescia e Milano, che dovrebbero coprire in modo adeguato tutto il territorio regionale, svolgendo sia attività diurna che notturna”.
Nel caso specifico, ricorda ancora il consigliere Pd nell’interrogazione, “l’elisoccorso abilitato al volo notturno era quello operante nelle province di Como e Brescia, visto che quello di Sondrio dopo le 20, per una questione legata al personale, non è più in servizio e la chiamata di aiuto era stata lanciata intorno alle 20.40. Non solo: dalle 20 alle 8, in Alta Valtellina risulta non esservi alcun medico disponibile per le emergenze e, nel caso in cui gli operatori sanitari dell’ambulanza ne ravvisino la necessità, il medico deve sopraggiungere sul posto da Sondrio con un’automedica, dilatando ulteriormente i tempi di intervento. Il risultato è stato una tragedia personale e familiare. Chiediamo agli assessori preposti, non solo alla sanità, ma anche a quello specifico alla Montagna, di intervenire rapidamente affinché non accadano più fatti del genere. Da anni a Palazzo Lombardia si parla di rilanciare la sanità di montagna, ma siamo sempre fermi alle parole, anche rispetto al ruolo dei singoli presidi ospedalieri della valle, a partire da Sondalo”, conclude Borghetti.
Milano, 8 marzo 2021
Laura Sebastianutti
Ufficio Stampa
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