FUOCHI, FUCINE, INCENDI E ROGHI PORTATORI DI MEMORIA NELL’ALTA VALLE

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FUOCHI, FUCINE, INCENDI E ROGHI PORTATORI DI MEMORIA NELL’ALTA VALLE

Mer, 15/04/2015 - 15:05
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Il 18 congresso di cardiologia aperto con una serie di conferenze e la presentazione di un nuovo volume

E’ cominciato martedì 14 aprile 2015, con il saluto delle autorità e le letture magistrali, il XXIII corso di aggiornamento in cardiologia. Se Livio Dei Cas, che nonostante il pensionamento continua ad essere l’indiscusso padrone di casa, parlando di microbiotica e del ruolo che l’alimentazione gioca nella salute del cuore, ha introdotto i temi medici che saranno sviluppati durante il convegno, quella di ieri è stata soprattutto la giornata della cultura. Da sempre infatti il meeting, in nome di una visione universalistica del sapere, prevede un momento di apertura verso altre discipline orientato prevalentemente al recupero di personalità o di eventi legati al territorio valtellinese. Quest’anno si è voluto ricordare Erminio Juvalta, un filosofo chiavennasco ma per molti anni residente a Tirano che, benché abbia ricoperto un discreto ruolo nel panorama culturale italiano (ebbe tra i suoi cultori Salvemini, Gemonat e Bobbio), in valle era sconosciuto ai più. A riscattarne la memoria, gli psicologi Mario Garbellini e Chiara Sciolis che, attraverso puntuali accenni alla sua pubblicazione più importante, ossia “I prolegomeni a una morale distinta dalla metafisica” (1901), hanno fatto conoscere il forte amore per la giustizia e il rigore positivista che animavano l’autore. Al loro contributo, ha fatto seguito la presentazione dell’atteso volume “Fuochi, fucine, incendi e roghi portatori di memoria nell’Alta Valle”, 18^ pubblicazione della collana La Reit curata da Dei Cas e dal professor Leo Schena, da sempre responsabile di tutte le iniziative culturali del convegno.
La miscellanea di oltre quattrocento pagine, a cura di diversi autori (in gran parte ricercatori e collaboratori del Centro Studi Storici Alta Valtellina), ripercorre usi e credenze legate al fuoco e ricostruisce le vicende degli incendi più distruttivi della storia locale. La presentazione è stata affidata al geostorico Guglielmo Scaramellini che ha sottolineato come il fuoco abbia uno statuto ambivalente, ora positivo ed utile ora distruttivo, alla presidente della Società Storica Valtellinese Augusta Corbellini che, partendo dai contributi pubblicati sul suo bollettino, ha offerto interessanti spunti di meditazione sul tema, e alla geofilosofa Luisa Bonesio, che ha evidenziato come la modernità tecnico scientifica, dando in ciò prova di scarsa lungimiranza, abbia asciugato e depotenziato i significati simbolici da sempre attribuiti al fuoco riducendo lo stesso ad un elemento pratico, da dominare e manipolare. In ultimo un’apertura molto applaudita oltre i confini della valle, grazie all’elogio del viaggio tessuto da Roberto Ruozi, già rettore della Bocconi e presidente del Touring Club. Mostrando una sensibilità letteraria e culturale rara in un economista, Ruozi, che nel suo prestigioso curriculum vanta numerose pubblicazioni nate a margine dei suoi altrettanto numerosi giri per il mondo, ha ribadito come il viaggio sia un prezioso contributo alla conoscenza del diverso e alla pace. Tutti i presenti hanno voluto ricordare il professor Roberto Togni, da poco scomparso ed autore , tra le altre cose, di un interessante contributo sulla storia dei Bagni apparso nel volume dedicato all’aquae burmiae edito da La Reit nel 2014. Dopo acqua e fuoco, il ciclo di pubblicazioni legate ai quattro elementi presocratici proseguirà l’anno prossimo, questa l’anticipazione sfuggita ieri a Schena, con un’indagine – ovviamente a 360 gradi – dedicata alla terra.
Archiviata la speciale e tradizionale “premessa culturale” il congresso entra nel vivo e sino a venerdì 17 aprile 2015 si parla invece solo di aritmie e di novità scientifiche.

Daniela Valzer