BORMIO SI PREPARA AD UN ALTRO MONDIALE
BORMIO – La storia dello short track (per chi ancora non lo sapesse è il pattinaggio di velocità su ghiaccio in pista corta) è legata un po’ anche a Bormio. Come disciplina olimpica appare a Calgary nel 1988 in veste dimostrativa e nel 1992 ad Albertville in modo ufficiale. Da Lillehammer 1994 sino a Torino 2006 i giochi olimpici hanno sempre regalato successi alla squadra azzurra, una squadra che – atleti, tecnici e dirigenti – è sempre stata legata a Bormio ed alla Bormio Ghiaccio. Bormio e Bormio ghiaccio che torneranno, il prossimo anno, subito dopo le olimpiadi di Vancouver, protagoniste della scena mondiale.
Una delegazione della Bormio Ghiaccio guidata dal presidente Maurizio Gurini è partita un queste ore alla volta di Heerenveen, in Olanda, per seguire da vicino l’edizione 2009 dei campionati mondiali a squadre di short track. Non p una semplice comitiva di tifosi al seguito di una squadra; è una vera e propria delegazione ufficiale del comitato organizzatore dei campionati del mondo di short track a squadre che Bormio ospiterà nel marzo del prossimo anno.
Evento che arriva a Bormio poche settimane dopo i giochi olimpici a cui la squadra azzurra affidata a Fabio Magarotto e Michele Antonioli si sta preparando al meglio, anche attingendo alla formazione giovanile (recente protagonista alla Future Champions di Amsterdam) allenata da Adelio Antonioli.
Per Bormio, non nuova ai grandi eventi dello short track – specialità, è bene ricordarlo, che è al primo posto in paesi come Cina, Giappone, Korea, Stati Uniti e Canada -, questo è un importante ritorno sulla scena mondiale dopo gli appuntamenti con gli europei del 1989 e del 2000, del mondiali a squadre del 1998 e della serie di World Ranking e di Coppe del Mondo che hanno accompagnato gli anni dal 1995 sino al 2005. Peccato – per la concomitanza con il mondiale di sci del 2005 – non aver potuto organizzare il mondiale junior in quell’anno che è stato, per i giovani azzurri dello short track, molto positivo.
Al di là dell’evento sportivo, che sicuramente non avrà le vetrine mediatiche di altri sport, l’appuntamento di metà marzo 2010 è di quelli a cui Bormio e la Bormio Ghiaccio intende preparsi al meglio. Dal punto di vista sportivo, naturalmente, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto organizzativo che – in particolare – rende necessario in intervento che in molti si augurano risolutivo nella sistemazione del palazzo del ghiaccio.
Anche questa volta dobbiamo provare a sfruttare un evento importante per lo sport, il campionato mondiale a squadre per l’appunto, come strumento per mettere in moto investimenti sulle infrastrutture sportive. E’ vero che il Palazzo del Ghiaccio di Bormio non è nato con quello scopo (palazzo del ghiaccio) e che quanto è stato fatto in 23 anni è stato un continuo adattare la struttura alle norme ed alle necessità. Ma è pure un dato di fatto – ci sono numeri che spiegano perfettamente quanto si va affermando – che il Palaghiaccio di Bormio è una delle strutture sportive più utilizzate (e non solo per l’allenamento e la preparazione dello short track). Con un’altra considerazione importante, anche questo è un dato inconfutabile: se Bormio, Valdidentro, Valdisotto e Livigno vantano medaglie alle olimpiadi invernali lo devono – per ora – solo allo short track ed al fatto che a Bormio c’è un palazzo del ghiaccio…
Armando Trabucchi
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