LA TREBBIATRICE DI BORMIO SI RACCONTA
Quando a Bormio fiorivano i campi di segale e l’agricoltura era ancora l’attività preponderante, la lavorazione del cereale era soggetta a un “rituale” manuale che richiedeva pazienza e resistenza, oltreché gli strumenti adatti per ogni operazione, dalla semina alla trebbiatura, dalla battitura al vaglio alla macinazione.