Economia provinciale in rallentamento nel II trimestre 2024
Il secondo trimestre dell’anno mostra un quadro economico provinciale negativo, in coerenza con l’andamento di livello regionale. La produzione manifatturiera cala sia per l’industria (-1,9%) che per l’artigianato (-1,1%). A livello regionale i risultati sono dello stesso segno, con l’industria in minor contrazione (-1,2%) e l’artigianato stazionario.
I comparti del terziario provinciali registrano entrambi una riduzione del fatturato, più intensa per il commercio al dettaglio (-2,6%) e meno per i servizi (-1,5%). In questo caso il risultato medio lombardo è positivo per i servizi (+2,7%), che fanno ancora da traino all’economia regionale, mentre si registra una piccola flessione nel commercio al dettaglio (-0,6%).
In un quadro economico in peggioramento, i livelli di occupazione risultano ancora in crescita al 30 giugno 2024, con saldi positivi in tutti i settori ad eccezione dell’artigianato, che non registra variazioni.
L’analisi e il monitoraggio del sistema economico regionale costituiscono un ambito su cui il sistema camerale lombardo da sempre indirizza le proprie attività con l’obiettivo di fornire ai decisori strumenti utili all’ideazione e alla valutazione di adeguate politiche di sviluppo e di mettere a disposizione delle imprese uno strumento informativo per conoscere e prevedere lo scenario economico di riferimento e per predisporre le strategie più adeguate. Tale attività è inserita nel progetto “Osservatori economici, congiuntura e servizi di informazione economica per il sistema camerale lombardo” e al relativo supporto tecnico, a cui la Camera di Commercio di Sondrio ha aderito.
I dati di seguito illustrati possono essere visionati in forma integrale sul sito camerale.
INDUSTRIA
La produzione industriale in provincia di Sondrio registra una flessione tendenziale (-1,9%) con una analoga contrazione di fatturato e ordini esteri (-1,9% entrambi). Risultato più negativo per gli ordini interni (-2,7%), determinanti per l’industria di Sondrio, data la contenuta quota di fatturato estero, scesa al 16,9% nel secondo trimestre. Rispetto al quadro regionale l’industria di Sondrio, dopo aver conseguito migliori risultati a cavallo del nuovo anno, si allinea ora con il resto del territorio lombardo con una contrazione dei livelli produttivi.
Nel contesto regionale Sondrio si posiziona tra le provincie in fase di contrazione dei livelli produttivi di media intensità. Il quadro generale risulta in peggioramento in questo secondo quarto dell’anno, con la maggior parte delle provincie lombarde che registrano contrazioni significative della produzione: più del 4% per Como, intorno al 2% per Bergamo, Mantova, Varese, Brescia, Sondrio e Lecco. In leggera contrazione Cremona (-0,4%) e Milano (-0,2%). Nel quadrante positivo, con tassi di crescita significativi, rimane Lodi (+5,6%), mentre Pavia e Monza-Brianza registrano incrementi molto contenuti (+0,8% entrambe).
Nonostante la flessione tendenziale registrata nel comparto, l’occupazione continua a mostrarsi resiliente, registrando una prevalenza degli ingressi (+0,4% il saldo). L’Osservatorio CIG dell’INPS rileva una riduzione del ricorso alla cassa integrazione nel secondo trimestre 2024, che scende a 129 mila ore autorizzate, dato confermato anche dalla presente indagine con il 6,5% delle imprese intervistate che dichiara di aver utilizzato ore di CIG nel trimestre, in riduzione rispetto allo scorso trimestre (erano il 18%).
ARTIGIANATO
Il comparto artigiano provinciale conferma la svolta negativa di inizio anno, con una minor intensità (-1,1%). Si conferma anche la contrazione del fatturato (-2,6%) e degli ordini interni (-3,7%), anch’essi con variazioni meno intense rispetto allo scorso trimestre. A questi risultati si aggiunge anche la contrazione degli ordini esteri (-0,9%), tuttavia a fronte di una incidenza di tale componente ancora residuale, anche se in crescita (6,0% rispetto al 4,3% del precedente trimestre). L’andamento medio regionale della produzione registra una variazione nulla, risultato di una esatta contrapposizione tra provincie in crescita e in contrazione. Sondrio si posiziona nel quadrante negativo, ma comunque con il risultato migliore per questo gruppo di provincie.
Sul fronte lavoro le imprese artigiane della provincia si presentano in fase di perfetto ricambio occupazionale, con tassi d’ingresso e di uscita identici che portano a un saldo nullo. Il ricorso alla cassa integrazione risulta sempre limitato per questo comparto, con nessuna delle imprese intervistate che ha dichiarato di avervi fatto ricorso in questo trimestre.
COMMERCIO
In provincia di Sondrio anche il settore del commercio al dettaglio registra una svolta negativa del fatturato (-2,6%), con quasi la metà delle imprese che prevedono fatturati in diminuzione per il futuro e prevalenza di indicazioni di giacenze di magazzino in esubero. I buoni risultati di fatturato dei primi trimestri del 2023, più intensi per Sondrio rispetto alla media regionale, si sono via via ridotti fino a registrare minime variazioni a cavallo del 2024. Nel contesto regionale il fatturato del commercio di Sondrio mostra un peggioramento piazzandosi tra le provincie in più sensibile contrazione. Rispetto allo scorso trimestre il quadro regionale peggiora decisamente con solo due provincie in area positiva e due in stagnazione. Le restanti provincie registrano contrazioni tendenziali del fatturato significative, e Sondrio si posiziona tra quelle in maggior contrazione.
I livelli occupazionali nel commercio in provincia hanno fatto registrare nel secondo trimestre un saldo positivo (+1,5% derivante da +6,9% in entrata a fronte di una minor crescita delle uscite +5,4%), dovuto probabilmente al clima di fiducia registrato al 30 giugno da parte delle imprese del comparto verso la stagione estiva.
SERVIZI
Il comparto dei servizi in provincia mostra chiaramente un trend in progressivo deterioramento, con il fatturato che svolta in negativo (-1,5%) in quest’ultimo trimestre. La dinamica a livello regionale si mantiene invece positiva, grazie anche alla crescita dei servizi alle imprese. I prezzi sono indicati ancora in aumento rispetto allo scorso anno (+6,1% tendenziale), ma va rallentando significativamente la crescita congiunturale (+0,6%).
Anche nel settore dei servizi, nonostante i segnali in negativo registrati a fine giugno, i livelli di occupazione hanno registrato una crescita, riconducibile probabilmente all’approssimarsi della stagione turistica. Il tasso di uscita rimane elevato, ma viene significativamente superato dal tasso d’ingresso (13,6%), con un saldo pari a +2,1%.
NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE
Le imprese registrate in provincia di Sondrio aumentano leggermente nel secondo trimestre, ma rimane costante la quota sul totale delle imprese registrate in Lombardia (1,5%). Anche la composizione settoriale non muta sostanzialmente, con un quarto delle imprese appartenenti agli “altri servizi” (25,8%), il 19,4% al commercio, il 15,6% alle costruzioni, il 14,9% all’agricoltura, il 13,2% al settore dell’alloggio e ristorazione e l’8,5% al manifatturiero. Rispetto alla media regionale, la provincia di Sondrio presenta ancora una quota superiore di aziende operanti nel settore agricoltura (14,9%, contro 4,5% della media regionale), come anche nel settore alloggio e ristorazione (13,2% contro 6,8% della media regionale), mentre per gli altri settori le quote sono inferiori alla media, in particolare per gli altri servizi (25,8% per Sondrio contro il 36,9% della Lombardia).
COMMERCIO CON L’ESTERO
Le esportazioni della provincia di Sondrio registrano una lieve flessione nel primo trimestre (-0,5%) rispetto ad inizio 2023 (variazione tendenziale), dopo un 2023 all’insegna della crescita sostenuta anche dall’incremento dei prezzi, culminata in un +7,2% del valore esportato rispetto al 2022.
Di segno opposto le anticipazioni dei primi dati del primo semestre 2024: le esportazioni crescono del 1% rispetto all’anno precedente superando i 534 milioni di euro, con andamenti differenti per i principali paesi di destinazione dell’export provinciale: contrazione verso la Germania (-8,5% nel primo semestre) e la Spagna (-6,0%) e incremento verso Francia (+6,1%), Svizzera (+0,2%) e Polonia (+2,8%).
L’economia provinciale si sta muovendo in sostanziale coerenza con quella regionale. Continua a destare preoccupazione, non solo a Sondrio, l’evoluzione del nostro principale mercato estero di destinazione, la Germania, che affronta un momento molto delicato con particolare evidenza per il settore auto. Per quanto riguarda il mercato nazionale, la ripresa non può che passare da un recupero dei consumi e, quindi, della capacità di spesa delle famiglie. I segnali positivi, riferiti all’occupazione ma anche alle positive performance delle nostre imprese, così come le aspettative rispetto alla prossima stagione turistica, ci devono indurre alla fiducia – commenta la presidente Loretta Credaro.
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