I prestigiosi libri della Scheiwiller in esposizione a Poschiavo
Circa cento opere librarie degli editori Scheiwiller sono esposte fino al 21 novembre 2021 presso la Galleria Pgi di Poschiavo. Sono raccolte poetiche di importanti autori, minuscole antologie di poesia, piccoli cataloghi d’arte, più o meno grandi libri d’artista, che mostrano la particolare attenzione della casa editrice Scheiwiller ai poeti e agli artisti svizzeri.
Può essere il libro espressione di un editore, un “contenitore di carta” ideato per trasmettere messaggi e contenuti culturali e artistici, oppure l’incontro creativo fra l’editore, il poeta e/o l’artista? La risposta è affermativa e ce lo dimostrano nel corso del Novecento gli editori artigiani Giovanni e Vanni Scheiwiller attraverso le loro stupende pubblicazioni. Di famiglia originaria di San Gallo, approdati a Milano nell’Ottocento, dapprima Giovanni (Milano, 1889-1965), ritagliando il proprio tempo dalla Hoepli, di cui è stato direttore, intraprese un’avventura editoriale autonoma, successivamente il figlio Vanni (Milano, 1934-1999) continuò l’attività sciorinando idee che venivano concretizzate in collane, libri dal formato particolarissimo, e soprattutto in incontri con poeti e artisti contemporanei che sfociavano in volumi grandi e piccoli, a volte prime edizioni e lancio per questi autori.
«Lei è un pilota, caro Scheiwiller! – dice in una conversione registrata dalla RTSI nel 1969 il più noto editore italiano del Novecento, Arnoldo Mondadori – Lei prepara i nostri autori: quando lei è riuscito a imporre all’attenzione del pubblico un suo autore, mi spiace ma molte volte quest’autore fa il passo e viene dal grande editore. (…) Lei compie un’opera benemerita per la cultura e per la poesia in particolare, ma è una buona pépinière (vivaio) per noi che andiamo alla ricerca dei famosi pesci di cui lei ci prepara il pasto».
Questo il motivo per cui alla mostra si trovano libri di importanti poeti del Novecento pubblicati nella collana «All’insegna del pesce d’oro»: Giovanni e Giorgio Orelli, Francesco Chiesa, Philippe Jaccottet, Federico Hindermann e anche il grigionitaliano Remo Fasani, di cui si propone una breve raccolta (Un altro segno, 1965) e due saggi sul caso letterario del poemetto Il Fiore (La lezione del «Fiore», 1967, e Il poeta del «Fiore», 1971). Inoltre compare la raccolta di Venticinque lettere (1970) scritte da Giovanni Segantini e curate per l’edizione da Lamberto Vitali.
Uno spazio è anche dedicato alle pubblicazioni che riguardano Eugenio Montale, famoso poeta italiano premio Nobel, che collaborava saltuariamente con lo Scheiwiller, di cui sono in vetrina Eugenio Montale traduit par Pierre Jean Jouve (1996) nella collana “Poeti italiani tradotti da poeti stranieri”, l’edizione postuma Ventidue prose elvetiche (1994) e alcuni disegni del poeta.
Attento al fermento delle zone della periferia alpina Vanni Scheiwiller pubblicò anche delle antologie di poeti romanci in formati piccolissimi (“taschinabili” come egli affermava, in opposizione ironica ai tascabili della Mondadori) all’inizio degli anni Cinquanta e verso la fine del secolo le antologie Engadina luogo dello spirito (1988) ed Emoziuns Grischunas: voci e colori (1992), curata quest’ultima da Chasper Pult ed entrambe con acquarelli di Vittore Ceretti.
I libri della Scheiwiller vivono spesso dell’unione fra arte e poesia, come si può notare nell’esposizione. Si trova per esempio una raccolta di versi del massimo poeta romancio, Andri Peer, in un volume Eu nun ha oter (1979) con sei litografie di Massimo Cavalli, artista stimato da Vanni Scheiwiller.
Su queste collaborazioni tra poesia e arte si fondano diversi libri Scheiwiller. Esposti ci sono quindi libri d’artista (di tradizione editoriale più anglosassone e teutonica rispetto a quella dei paesi del’Europa meridionale) quali I gentiluomini nottambuli (1985) di Vittorio Sereni con acqueforti di Franco Rognoni, e Adriatico nel quale Grytzko Mascioni presenta la sua ballata Le città bianche del sud (1992), con acquerelli di Pierre Lindner. Una vetrina è inoltre dedicata alla poetessa Silvana Lattmann, con la Ballata della donna del mare (2007), dove compaiono soavi e armoniosi gli acquarelli di Alina Kalczyńska.
In mostra anche i cataloghi della galleria d’arte Pieter Coray di Lugano, con copertine di diversi colori in un formato decisamente piccolo e controcorrente rispetto ai classici cataloghi d’arte. In questa sezione a uno sguardo attento risaltano anche i nomi del bregagliotto Alberto Giacometti e del valtellinese Mario Negri.
La mostra, organizzata dalla Pro Grigioni Italiano Valposchiavo e curata da Alina Kalczyńska Scheiwiller, Laura Novati e Alessandro Ripamonti, ha l’onore di esporre una bellissima scelta di opere librarie provenienti dall’Archivio Scheiwiller e in piccola parte dalla Biblioteca Nazionale Svizzera. L’esposizione è visitabile dal giovedì alla domenica, ore 15.00-17.00, fino al 21 novembre 2021.
Pgi Valposchiavo
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