Blocco diesel Euro 5: ricadute pesanti anche in provincia di Sondrio

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Blocco diesel Euro 5: ricadute pesanti anche in provincia di Sondrio

Mer, 18/06/2025 - 20:11
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Crosio (Patto per il Nord): «La Lega superi una volta per tutte l’ambiguità: a Milano vota contro il provvedimento, ma a Roma è il suo leader Salvini ad aver avuto un ruolo diretto nell’attuazione del blocco»

«Finirà che tra treni fermi, strade chiuse per lavori e ora anche il blocco dei Diesel Euro 5 andremo a Milano a piedi o, se fortunati, in bicicletta». La butta sull’ironico Jonny Crosio, il responsabile provinciale di Patto per il Nord, ma da ridere c’è davvero poco per i residenti in provincia di Sondrio. Soprattutto se il blocco della circolazione per i veicoli diesel Euro 5, previsto a partire dal 1ottobre in Lombardia, così come in Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, sarà confermato.

Il provvedimento rischia infatti di avere conseguenze pesantissime sul territorio di Valtellina e Valchiavenna già alle prese con i difficili collegamenti con la città, colpendo così duramente pendolari, lavoratori autonomi e piccole imprese che ogni giorno si muovono per esigenze di lavoro o familiari.

Una misura per la quale l’esponente di Patto per il Nord chiama direttamente in causa la Lega «che si dimostra sempre più lontana dai territori». La misura infatti non è improvvisa o imposta da altri, ma risultato di un decreto del Governo. «È importante che i cittadini siano informati con chiarezza – insiste Crosio dal suo Patto per il Nord -: il blocco non è ‘piovuto dal cielo’, e chi oggi alza la voce nei territori dovrebbe rivolgerla anche al proprio partito di riferimento, che guida i ministeri chiave, primo fra tutti il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti».

Un’ambiguità irrisolta. Nei giorni scorsi non solo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso preoccupazione per le ricadute economiche e sociali del provvedimento, ma il consiglio regionale ha anche votato una mozione della Lega contro il provvedimento. «Invece di gettare fumo negli occhi della gente – dice Crosio - farebbero meglio a discuterne con il loro stesso partito e con il segretario federale, nonché ministro dei Trasporti, che ha avuto un ruolo diretto nell’attuazione del blocco».

Un blocco che riguarda veicoli acquistati solo pochi anni fa, in piena conformità con le normative in vigore al momento. «Imporre ora uno stop così drastico – aggiunge Crosio – significa colpire chi non ha alternative immediate, senza un piano di accompagnamento reale alla transizione».

Patto per il Nord chiede che la questione venga portata immediatamente al tavolo della Conferenza Stato-Regioni, luogo deputato ad affrontare con serietà l’impatto reale della misura: «È inaccettabile che il Governo imponga dall’alto scelte che ricadono sulle spalle di cittadini e imprese, senza alcun confronto preventivo e senza strumenti concreti di supporto. Serve una presa di posizione chiara da parte delle Regioni del Nord, che non possono continuare a fare da parafulmine alle contraddizioni del Governo centrale».

Ed è ancor più grave che proprio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, lo stesso che fino a pochi anni fa tuonava contro Bruxelles in nome della sovranità delle regioni, oggi si limiti ad accettare i diktat europei, scaricando la responsabilità sulle amministrazioni locali.

Patto per il Nord – Jonny Crosio – 18 Giugno 2025

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