AmbriaJazz sceglie ANIME come parola chiave di un’edizione che invita a riscoprire il valore del dialogo e delle emozioni con la musica
Sondrio, 28 maggio 2025 – Un percorso unico tra musica, emozioni e territori. Un invito a fermarsi, per riconnettersi con se stessi, con gli altri e con il territorio, per esplorare il significato profondo dell’anima. E’ questo il nucleo centrale dell’edizione 2025 del festival AmbriaJazz, che prende il via domenica 15 giugno da Tirano per proseguire sino alla tappa conclusiva di Maloja, nel cantone svizzero dei Grigioni, domenica 10 agosto. Un’edizione costruita attorno al tema chiave ANIME, scelto per celebrare la musica come linguaggio dell’anima individuale, ma anche come espressione dell’anima di una comunità. “In un mondo alle prese con sfide sociali e ambientali urgenti, attraversato da fenomeni di frammentazione sociale e individualismo esasperato – dichiara Giovanni Busetto, direttore artistico del AmbriaJazz Festival - abbiamo sentito l’esigenza di riscoprire ciò che ci unisce, di promuovere un dialogo autentico e profondo. E quale strumento migliore del jazz per farlo? Una musica nata dal dialogo tra culture e tradizioni, dall’ascolto reciproco, capace di evocare emozioni universali”.
AmbriaJazz 2025 è un viaggio tra identità culturali, memorie collettive e radici profonde, che parla di dedizione, quella del team che organizza il festival, ma anche del pubblico e degli artisti che in 16 anni di attività hanno contribuito a rendere la manifestazione un punto di riferimento per appassionati e artisti, riconosciuta a livello internazionale. “Selezionando i progetti per questa edizione – prosegue Busetto - mi hanno colpito in modo particolare le proposte legate alle anime di artisti dello scorso secolo come Pina Bausch per la danza, Dino Buzzati e Charles Bukowski per la letteratura, Letizia Battaglia e Sebastião Salgado per la fotografia, Fela Kuti, David Sylvian ed Enzo Jannacci per la musica. Sono progetti innovativi, legati in vari modi alle loro figure, in cui ho trovato aiuto e ispirazione per costruire quel laboratorio culturale a me molto caro che si chiama AmbriaJazz Festival”.
Una realtà consolidata, quella del festival itinerante della Valtellina, che può contare sulla preziosa attività di innovazione culturale svolta dall’associazione AmbriaJazz ODV nella provincia di Sondrio e che, anche nel 2025, si concretizza in una proposta artistica di qualità. A partire dall’evento inaugurale del festival, in programma domenica 15 giugno al Teatro Mignon di Tirano, dove Albert Hera mette in scena, insieme a una selezione di cori del territorio, Salvation 2332. L’ultimo Canto. Racconto musicale improvvisato che celebra il potere delle emozioni e del loro intrecciarsi, Salvation 2332 racconta un futuro dominato dal caos e dall’oblio che solo la forza del canto e della musica può contrastare. Un concerto per affermare che la rinascita non può che arrivare dalle relazioni tra le persone, dall’incontro tra i loro suoni e persino tra i loro singulti. Un progetto quello di Salvation che è un vero e proprio invito a salvare il mondo attraverso la musica.
Il programma prosegue poi con un ricco calendario di eventi. Tra gli appuntamenti più attesi: il ritorno di Jacopo Ferrazza, che nella Tenuta La Gatta di Bianzone presenta Prometheus, progetto dedicato al mito di Prometeo che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini, un’occasione per accendere i riflettori sulle prossime Olimpiadi invernali (sabato 5 luglio); a Piateda grande attesa per Enzo Gentile e Paolo Jannacci, interpreti di un suggestivo omaggio al grande Enzo Jannacci (domenica 13 luglio); nei Giardini di Palazzo Martinengo a Sondrio Elisabetta Antonini e Alessandro Contini saranno protagonisti di (R)evolution, progetto dedicato a vari artisti tra cui Pina Bausch, con ospite d’onore Nils Petter Molvær (sabato 19 luglio). A Letizia Battaglia sarà invece dedicato il concerto di Nicoletta Taricani, in programma a Berbenno in Valtellina (venerdì 25 luglio); mentre sul palco dell’Auditorium Leone Trabucchi di Castione Andevenno, riflettori puntati su Spiritus Spiritus, progetto nato dalla collaborazione tra AmbriaJazz Festival e l’Onix Jazz Club di Matera, con Francesco D’Auria, Tino Tracanna e Michel Godard (giovedì 3 luglio).
A rendere più prestigioso il programma, gli appuntamenti nati dai progetti di rete di cui fa parte il festival: per Nuova Generazione Jazz ci sarà Cesare Panizzi Trio (domenica 22 giugno); e per JazzRail il già citato Albert Hera (domenica 15 giugno). Come sempre tanta l’attenzione che AmbriaJazz riserva al pubblico dei più piccoli grazie ai Germogli Sonori, i laboratori di musica e gioco destinati ai bambini in età elementare che si svolgono all’aperto e affiancano i concerti diurni organizzati in quota. Un’occasione per coinvolgere le famiglie e coltivare le giovani generazioni che saranno il pubblico di domani. Stesso sguardo rivolto al futuro è quello che caratterizza l’impegno di AmbriaJazz in tema di sostenibilità̀. Dal 2021 il festival fa parte della rete “Jazz Takes The Green” e attraverso la formazione continua del proprio staff e la promozione di pratiche ecosostenibili ha preso vita il progetto #jazzcamminante: una serie di proposte rivolte al pubblico per raggiungere i concerti nel modo meno inquinante, a piedi o in bicicletta, con la possibilità di avere una guida che lungo il percorso descrive il paesaggio. Un invito sempre più condiviso e sostenuto dagli spettatori.
Tutte le informazioni sono sul sito www.ambriajazzfestival.it
- Staff AmbriaJazz -
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