Ricorso ecologista al T.A.R. Lombardia avverso l’atto conclusivo del procedimento di V.I.A. relativo al progetto della tangenzialina di Bormio
Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), C.A.I. - Sez. Bormio, insieme a numerosi residenti, rappresentati e difesi dagli Avv.ti Veronica Dini, del Foro di Milano, e Stefano Clementi, del Foro di Sondrio hanno impugnato davanti al T.A.R. Lombardia il decreto D.G. Ambiente e Clima della Regione Lombardia n. 17849 del 14 novembre 2023, Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (art. 27 bis del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.) al termine del procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto definitivo della "Tangenzialina di Bormio (SO)", da realizzarsi in Comune di Bormio.
Il progetto, predisposto dalla Concessioni Autostradali Lombarde – C.A.L. s.p.a., costituirà una bretella per mettere in comunicazione la Valfurva, evitando il centro di Bormio, ma il tracciato individuato degraderà la piana della Alute (area interessata dai lavori), con gravi ripercussioni ambientali e territoriali.
L’opera, seppur contemplata dal vigente piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Bormio e finora mai realizzata, è stata inserita tra i progetti infrastrutturali strategici in vista delle Olimpiadi Milano - Cortina 2026 (su espressa richiesta della stessa Fondazione Milano Cortina) e la Regione Lombardia ne ha approvato il finanziamento (deliberazione Giunta regionale n. 3531 del 5 agosto 2020). Lo stesso comune di Bormio, con delibera della Giunta comunale n. 65 del 9 giugno 2021, ha programmato un riordino della viabilità in funzione delle imminenti Olimpiadi invernali.
Sussistono forti criticità legate alla realizzazione di questo progetto e, nonostante la gravità delle conseguenze ambientali derivanti dalla realizzazione di questa soluzione progettuale, si vuole propendere alla realizzazione di questo tracciato, anche se gli studi di fattibilità compiuti evidenziano la possibilità di adottare soluzioni alternative ambientalmente più sostenibili e meno urbanisticamente devastanti.
Dall’esame progettuale si apprende che la nuova viabilità danneggerà in modo irreversibile la R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) separando la piana agricola dell’Alute dal Torrente Frodolfo nell’unica parte del corso d’acqua dove ancora permangono caratteristiche di naturalità.
Senza contare che tale bretella stradale favorirà una frammentazione del territorio e dell’habitat agricolo unita ad una urbanizzazione delle aree limitrofe, con buona pace della tutela dell’ambiente.
Com’è noto, la R.E.R. costituisce, infatti, infrastruttura prioritaria ed il mantenimento della sua integrità risulta basilare per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi e, in ultima analisi, per la tutela della salute umana.
La stessa relazione istruttoria della Regione Lombardia (nota prot. n. T1.2022.0149355 del 14 novembre 2022 + allegato) aveva chiesto una lunga e complessa serie di integrazioni dello studio di impatto ambientale: undici fitte pagine di richieste che spaziano dalle interferenze con le reti di sottoservizi alla verifica preventiva dell’interesse archeologico, dal pesante impatto paesaggistico ai necessari approfondimenti geologici e idraulici, dalla valutazione delle alternative progettuali agli aspetti inerenti il consumo del suolo, dai materiali da scavo ai monitoraggi ambientali, all’impatto dell’accantieramento.
Non c’era, in pratica, alcun punto rilevante dello studio di impatto ambientale che non dovesse esser radicalmente rivisto, proprio per le pesantissime criticità ambientali.
La nuova opera stradale sembra proprio inidonea a risolvere i problemi del traffico che gravano sul centro di Bormio che si possono tranquillamente risolvere realizzando un tunnel stradale sotto il Monte Vallecetta, cui collegare anche un parcheggio servito da soluzioni di mobilità ecosostenibili che permettono di raggiungere il centro di Bormio. Tale ipotesi è stata già vagliata tra le possibili soluzioni alternative alla realizzazione di questa bretella.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) era già intervenuta (atto del 12 ottobre 2022) nel procedimento di V.I.A., rappresentando l’inutile e costoso scempio ambientale annunciato costituito dall’ennesima opera pubblica devastante.
Una procedura lunga e complessa sfociata in un provvedimento positivo che non convince proprio.
Gli interessi connessi alle XXV Olimpiadi invernali Milano–Cortina 2026 sembrano proprio essere alla base di una decisione tanto assurda quanto distruttiva per l’ambiente e le casse pubbliche.
Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), C.A.I. - Sez. Bormio e numerosi residenti, rappresentanza qualificata della comunità locale, hanno chiesto al T.A.R. Lombardia l’annullamento del provvedimento autorizzativo della tangenzialina di Bormio, auspicando che venga consegnata definitivamente al grande libro del passato.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
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