DI SCENA AL SOCIALE IL NOVECENTO IN MUSICA

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DI SCENA AL SOCIALE IL NOVECENTO IN MUSICA

Mer, 06/12/2023 - 13:50
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Protagonisti del concerto gli Archi della Vivaldi. Solista e direttore ospiti

 

Sono quattro i compositori in programma per il terzo concerto di sabato 16 dicembre, ore 20.45, presso il Teatro Sociale, affidato agli ARCHI DELLA VIVALDI diretti dal M° ROMAN SPITZER, prima viola dell’Orchestra olandese di Rotterdam. Sarà un concerto tutto dedicato alla musica del Novecento che si apre con le famose Danze popolari rumene di Béla Bartók, scritte per pianoforte, esempio dell’intelligenza e dell’amore   del compositore ungherese per il folclore nazionale, di cui è stato il massimo divulgatore. L’arrangiamento per orchestra d’archi si deve a Arthur Willner.

Del francese Robert Planel verrà eseguito il Concerto per tromba e orchestra d’archi, splendente e radioso, in cui brillerà la tromba del solista Alex Elia, beniamino del pubblico valtellinese, stretto   collaboratore  del  m° Passerini e della Vivaldi,  da un decennio prima tromba della prestigiosa Filarmonica di Rotterdam.Vincitore nel 1933 del prestigioso “Grand Prix de Rome”, Planel compose una quarantina di opere di diverso genere ma fu soprattutto un grande divulgatore della cultura musicale. Il Concerto composto nel 1966, è divertente all’ascolto ma tecnicamente fra i più impegnativi per il solista.

Seguirà, sempre per orchestra d’archi, Abbraccio infinito   del 2012 del giovane compositore (ma anche apprezzato musicologo e manager dello spettacolo) siciliano Simone Piraino, che ci porta praticamente all’attualità mostrando al pubblico di oggi come si può amalgamare una composizione formalmente classica con lo spirito musicale dei tempi nuovi. Nella sua musica c'è un senso di serenità e di luminosità che riesce ad avvincere l’ascoltatore con il lirismo di melodie suggestive.

Infine, Dmitri Shostakovich, del quale sarà eseguita la Sinfonia da camera in do minore, op.110A, nell’arrangiamento per orchestra d’archi del grande violista Rudolf Barshai, dell’omonimo Quartetto per archi, op. 110, fu composto in pieno regime sovietico, mai tenero nei confronti del grande compositore russo. La Sinfonia da camera op.110/a è ritenuta un capolavoro nel suo genere: la trasposizione in musica   dell’immane dramma della guerra e ancor più della barbarie umana, di cui si rese interprete il regime nazista.

Il direttore Roman Spitzer, nato a San Pietroburgo, compì gli studi musicali al Rimsky Korsakov Music College della sua città, dove si afferma rapidamente. Emigrato in Israele nel 1990, è prima viola dell’Israel Philharmonic Orchestra. Successivamente svolge la sua carriera da prima viola in diverse orchestre sotto la direzione di maestri del calibro di Gustavo Dudamel, Valerij Gergiev, Lorin Maazel, Kent Nagano, Antonio Pappano, Daniel Barenboim per approdare stabilmente alla Rotterdam Philharmonic Orchestra.

Alex Elia, valdostano, si è diplomato in Tromba al “Conservatoire de la Vallée d’Aoste”. Ha fatto parte dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala e altre formazioni giovanili.In seguito   collabora con l’Accademia di Santa Cecilia a Roma e con altre orchestre stabili in Italia. Da anni è prima tromba della Orchestra Filarmonica di Rotterdam, collabora stabilmente con la “Vivaldi” ed è anche membro, con Lorenzo Passerini (trombone) e Marco Cadario (organo), del Trio all’Opera, che propone esecuzioni strumentali del repertorio operistico.

Irene Valentini

Staff Comunicazione OAV

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