LA PISTA VIOLA ACCOGLIE IL BIATHLON DEL CACCIATORE
L’abilità dei cacciatori messa alla prova con un bersaglio di soli 11 cm e mezzo di diametro, ovvero quelli impiantati sul poligono di tiro della pista Viola di Valdidentro. Nell’11° Biathlon del cacciatore più di 80 “doppiette” si sono date appuntamento a Valdidentro per una mattinata all’insegna dello sport ma anche di una certa goliardia, in una simpatica manifestazione che riunisce cacciatori di età e provenienza varia: giovani e meno giovani, fondisti navigati o inesperti, lombardi o piemontesi, veneti o trentini… sci stretti ai piedi anziché gli scarponi e carabina ad aria compressa anziché il fucile, tutti si sono messi in gioco per qualche ora rispondendo all’appello del Comitato Caccia Alta Valtellina, che ha orchestrato l’evento in collaborazione con l'US Bormiese.
Due le sessioni di gara, con alternanza sci-tiro: un chilometro di pista seguito da un primo set di tiri a terra, quindi un ulteriore chilometro sugli sci seguito dall’ultimo poligono in piedi. In caso di errori, la penalità consisteva in un minuto in aggiunta sul tempo totale, poiché il giro supplementare sugli sci sarebbe risultato piuttosto arduo per qualcuno.
Tra le fila dei concorrenti si sono visti sciatori provetti e qualche ex azzurro. Non è mancata la rappresentanza femminile, pur se sparuta (4 le cacciatrici), mentre i gruppi più numerosi sono stati quelli provenienti dal Trentino e da Domodossola, quest’ultimo che vantava – tra l’altro – l’atleta ex olimpionico di biathlon Adriano Darioli. Fra i punti più avversi per molti sciatori, c’è stato il cavalcavia posto all’ingresso della pista: la discesa in curva è stata fatale per più di un concorrente, tanto che sul secondo passaggio qualcuno ha deciso di affrontarla…scendendo a scaletta!! Altri, forse obnubilati dalla fatica, l’hanno addirittura imboccato per la quarta volta, dimenticandosi che la prova prevedeva solo tre tornate!
Tra l’altro, nessuno ha approfittato dell’offerta che Alberto, Christian ed Emanuele, un gruppo di amici di Pinzolo, metteva a disposizione proprio a lato del nefasto cavalcavia: una fresca bottiglietta di birra che avrebbe resuscitato ogni malcapitato! Perché questo Biathlon del cacciatore è così: ci si affratella anche tra sconosciuti ed è così che la bottiglietta fresca di birra, alla fine, l’ho bevuta io brindando a un gemellaggio tra Alta Valle e Val Rendena.
Per la cronaca: il vincitore dell’edizione 2023 è stato il ventisettenne della val Seriana, Nicola Fornoni, con 2 soli errori al poligono e un tempo totale di 0:12:20,6; secondo il “local” Roberto Vitalini, classe di ferro 1961 e un curriculum di tutto rispetto come atleta e tecnico fondista; per lui 1 solo errore che, però, gli costa la prima piazza e un tempo totale di 0:12:52,9. Terzo gradino del podio per il veneto Marco Gaiardo, che chiude con 2 errori e un tempo di 0:13:33,3. Tra le donne, primato per la nostra Sonia Pozzi che si colloca addirittura in 17^ posizione nella classifica assoluta con 2 errori e un tempo di 0:18:36,0.
In 36, infine, hanno affrontato anche la prova con le ciaspole prima di chiudere in bellezza con le gambe sotto i tavoli del Polifunzionale di Rasin, per la pizzoccherata, le estrazioni a sorteggio e la Mostra dei Trofei.
Anna
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