Anche un superbo rapace, forse un’aquila, si è palesato alla Deguski 2023 sorvolando a distanza molto ravvicinata Villa Crespi-Bellamami, sede della 6^ tappa della manifestazione che domenica 5 marzo si è svolta sui monti e gli alpeggi del comprensorio sciistico Oga-S. Colombano; quasi che il volatile abbia voluto salutare il ritorno, dopo 3 anni di assenza, della festa gastronomica-sportiva organizzata dalla Pro Loco Valdisotto con il contributo di tanti volontari del territorio (in primis, i proprietari delle baite-ristoro allestite lungo il percorso).

450 sono partiti dal bar ristorante Le Motte di Oga dopo aver ritirato il loro pass per accedere alle 7 degustazioni della giornata e godere degli intrattenimenti vari; il ghiaccio vivo sulla prima parte del percorso che dal Forte Venini conduceva alla baita Braskin è stato alquanto insidioso per alcuni partecipanti, quelli non forniti dei ramponcini che erano stati consigliati. Ma superato questo primo tratto, il percorso si è rivelato del tutto tranquillo e tutti hanno potuto apprezzare la splendida giornata di sole, cucina e amicizia.

Dalla prima colazione al digestivo, nessuno è rimasto a bocca asciutta e i più golosi hanno potuto concedersi anche qualche extra, che gli organizzatori hanno generosamente fornito.

Anche tante persone, che dopo la chiusura delle iscrizioni sono rimaste escluse dalle degustazioni, si sono aggregate alle compagnie di amici per vivere ugualmente l’atmosfera della Deguski, perché l’affascinante tour intorno alle baite ogoline – normalmente chiuse al pubblico in quanto private – merita lo sforzo di una visita. Quest'anno, oltretutto, la Deguski ha contribuito a raccontare un po' di storia locale, con i manifesti che il Centro Studi Storici Alta Valtellina ha confezionato per spiegare alcune curiosità storiche delle varie località.

«È stata un’edizione davvero rimarchevole per noi della Pro Loco Valdisotto – dichiara il presidente Andrea Maiolani –: tornare a proporre una manifestazione dopo 3 anni di assenza e riscontrare questi numeri è stato gratificante perché ci siamo resi conto del grande apprezzamento del pubblico. Questo ci fornisce sicuramente tanto entusiasmo anche per pensare alle edizioni successive, ma devo sottolineare che senza la collaborazione spontanea e determinata dei volontari tutto questo non sarebbe possibile; volontari che provengono non solo da Valdisotto, ma anche da comuni limitrofi e questa condivisione di forze è una risorsa per tutto il nostro comprensorio».

Anna