ALPINI DI BORMIO: UN SECOLO DI IMPEGNO SUL TERRITORIO

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ALPINI DI BORMIO: UN SECOLO DI IMPEGNO SUL TERRITORIO

Dom, 07/08/2022 - 16:51
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Il ricco week end di celebrazioni è iniziato con la sfilata, l'inaugurazione e benedizione del monumento, la presentazione di un libro e la visione del docufilm "Guerra d'aquile"

Sabato 6 agosto 2022 la fanfara valtellinese, guidata dal giovane e bravo maestro Federico Serpi, ha riempito le vie di Bormio con il suo ritmo cadenzato e potente e con i suoi motivi alpini , a celebrazione del secolo di vita degli alpini di Bormio.

Come ha giustamente sottolineato il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi «100 anni sono un anniversario importante da festeggiare» e la festa che in questo fine settimana gli alpini bormini si apprestano a commemorare è di quelle che segnano profondamente un territorio e la sua popolazione. Che, infatti, è accorsa numerosa per applaudire un gruppo ancora oggi non solo attivo, ma anche intimamente connesso e integrato nella vita e nelle attività quotidiane.

Costituiti nel 1922, gli alpini di Bormio hanno saputo mantenere vivo il loro ruolo nel corso degli anni, dapprima nella loro veste più schiettamente militare, oggi nelle loro mansioni di volontariato e di servizio civile al paese.

I valori che il corpo degli alpini ha espresso in questi secoli di vita sono tuttora validi e sono un contributo inestimabile nel «cammino della costruzione della civiltà», come ha ricordato l’arciprete don Fabio Fornera.

«Gli alpini – conferma il capogruppo di Bormio Alberto Canclini con la loro presenza attiva hanno contribuito ad arricchire la storia e il patrimonio del territorio bormino; uomini coraggiosi che non si sono mai arresi e che – ieri come oggi – continuano a «onorare i morti aiutando i vivi».

La partecipazione degli alpini a eventi e manifestazioni locali non è mai mancata, così come l’aiuto prezioso in caso di emergenze. Gli alpini, insomma, «non hanno mai messo lo zaino a terra, ma sono rimasti disponibili e aperti alle iniziative della gente”, afferma il presidente della sezione Valtellinese Gianfranco Giambelli. Che esorta tutti gli appartenenti al corpo a mantener fede non solo agli ideali, ma anche all’impegno di far sentire la loro presenza in ogni occasione possibile, concludendo con l’invito a «volare sempre più in alto perché abbiamo le capacità di farlo!». Sulla stessa linea anche il consigliere nazionale ANA Roberto Spreafico: «100 anni sono una bella fetta di storia, ma questo deve essere un punto di ripartenza perché noi alpini abbiamo ancora molto da dare alla società». Oggi più che mai, dunque, il compito degli alpini è anche quello di “risvegliare l’alpinità” e a perfetta testimonianza del senso di continuità che contraddistingue questo corpo, tra gli ospiti della cerimonia sono stati invitati 6 ragazzini che nelle scorse settimane hanno partecipato a Civo a un campo-scuola organizzato dagli alpini; insieme ad altri 60 coetanei hanno vissuto una settimana di esperienza comunitaria secondo lo stile alpino, respirandone i valori, imparandone la storia e accostandosi all’ambiente in modo molto naturale, rinunciando a internet e telefonini.

Il monumento agli alpini collocato nei giardini di piazza V Alpini e inaugurato oggi in una collocazione rinnovata, resta a testimonianza di un impegno centenario in mezzo alla gente e a favore della gente; ci ricorda che gli alpini sono un patrimonio di tutti e che “l’alpinità” è un servizio che non tramonta mai.

 

 

Anna

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