Anno Domini 1971 2021: 50° Anniversario della posa della prima pietra della Chiesa Parrocchiale Premadio Valdidentro

4
min di lettura

Anno Domini 1971 2021: 50° Anniversario della posa della prima pietra della Chiesa Parrocchiale Premadio Valdidentro

Ven, 11/03/2022 - 19:25
Pubblicato in:

 

Dopo un'attenta ricerca presso l'archivio parrocchiale di Premadio, volentieri ricordo quei momenti vissuti da ragazzo e da "chierichetto" dell'allora parroco don Silvio Bradanini, ripercorrendo i momenti salienti che portarono alla costruzione della nuova chiesa di Premadio dedicata a San Gallo Abate e San Cristoforo confessore.

Correva l'anno 1967 quando Don Silvio Bradanini, parroco di Premadio, convoca in sala teatro l'assemblea generale degli uomini e dei giovani per il consueto resoconto del bilancio.

In quest'occasione lancia pubblicamente la proposta per la costruzione di una nuova chiesa chiedendo ufficialmente la collaborazione e la solidarietà di tutta la popolazione per l'attuazione di questo ardito progetto consapevole della difficoltà e dei rischi cui si sarebbe dovuto andare incontro. A tale proposito viene comunicato l'inizio di una raccolta ordinaria di offerte mediante buste distribuite due volte all'anno così come precedentemente fatto anche per la costruzione del nuovo asilo alla fine degli anni '50.

La proposta riscuote vivo successo e la comunità offre il suo pieno appoggio al parroco, vista l'esigenza  della popolazione di avere un luogo di culto più ampio, rispetto all'antica chiesa.

Il 23 Aprile del 1967 il parroco nomina a seguito di una votazione effettuata dai capi famiglia, cinque membri i quali andranno a costituire una speciale commissione che lo affiancherà in tutte le decisioni necessarie, sia tecniche che pratiche, riguardanti le varie fasi per la realizzazione della chiesa.

Vengono eletti De Lorenzi Fulvio, Martinelli Giusto, Cantoni Natale, Pronfoghel Tranquillo e Peccedi Battista.

Inaspettatamente da parte del prof. Italo Girola di Milano giunge la disponibilità per la stesura gratuita dell'iniziale progetto, accolta con vivo entusiasmo dell'intera popolazione.

Negli anni seguenti per incrementare i fondi già raccolti con le offerte, si organizzano lotterie e pesche parrocchiali grazie all'entusiasmo dei giovani e delle reverende suore e aste pubbliche con la vendita di legname e di vari attrezzi dell'eredità di Pienzi Giuseppe e quelli recuperati nelle casa vicinale di proprietà della chiesa e destinata alla demolizione per permettere la costruzione della nuova chiesa collocata a nord rispetto all'allora chiesa di San Cristoforo. Non da meno è stata la generosità dei villeggianti che negli anni hanno contribuito a sostenere l'iniziativa.

La prima bozza del progetto del Prof. Girola viene presentata nel gennaio del 1968 ed esaminata attentamente dalla commissione e presentato nelle sue linee generali, alla popolazione alla fine di marzo in occasione dei tre giorni di "Istruzione Religiosa".

Un nutrito gruppo di volontari, accogliendo la proposta di Don Silvio, di lavoro domenicale gratuito, comincia il 21 aprile del 1968 a demolire la casa vicinale.

Nell'ottobre dello stesso anno grazie a Schivalocchi Dino e ai Fratelli Bellotti che hanno concesso il terreno necessario e grazie alla fornitura dei materiali edili offerti dal comune di Valdidentro, in quattro domeniche viene risolto un altro importante problema tecnico: viene allargata e messa in sicurezza la strada di accesso alla nuova chiesa.

A cavallo dei mesi di novembre e dicembre ci si approccia ai lavori di scavo che avrebbero richiesto centinaia di ore lavorative, se don Silvio con la sua diplomazia non avesse trovato la disponibilità dell'impresa Torno, in quel momento impegnata nei lavori di raddoppio della centrale di Premadio, che venendo incontro alla richiesta del parroco, mette a disposizione un grosso escavatore con autista, portando a termine in breve tempo lo scavo.

Per responsabilizzare anche i laici sui molteplici problemi di una comunità cristiana, Don Silvio lancia  la proposta di costituire un consiglio parrocchiale da affiancare alla commissione già esistente. Il 13 aprile a seguito della votazione vengono nominati i parrocchiani: Baroni Carla, Bellotti Giuseppina, Gaglia P., Pinster Renata, Rocca Valeria, Baumgarten Marisa, Bracchi Mariangela, Martinelli Adelisa, Baumgarten Giacomo, Peccedi Aldo, Tebaldi Vittorio.

Con il primo consiglio parrocchiale, nel mese di maggio, emergono le principali cause del ritardo dell'inizio lavori fra queste gli eccessivi impegni del Prof. Girola, i sondaggi che AEM deve effettuare per il consolidamento dell'area interessata ai lavori e l'autorizzazione necessaria da parte della Soprintendenza delle Belle Arti.

Nel novembre del 1969 AEM conclude i lavori programmati, ma le questioni con l'ufficio Arte Sacra della Curia e con la Soprintendenza della Belle Arte che mette in discussione l'idoneità del prof. Girola, in quanto non inscritto all'albo degli architetti, rallenta ulteriormente il cammino.

Nell'estate del 1970, la commissione tecnica prende la decisione di affidare l'incarico di progettazione all'arch. Valcepina di Bormio, supportata dal benestare del sovraintendente ai Monumenti per la Regione Lombardia.

I nuovi progetti proposti in autunno, che prevedono una fusione fra la nuova realizzazione e la costruzione esistente, vengono presentati alle competenti autorità e quindi approvati anche dalla commissione dell'Arte Sacra  e il 13 dicembre 1970 viene presentata alla popolazione il plastico definitivo e particolareggiato del nuovo progetto.

Il 16 Marzo 1971 arriva anche l'autorizzazione della commissione edilizia del Comune di Valdidentro.

L'impresa Schivalocchi Elio vince la gara di appalto relativa alle opere murarie e allestisce il cantiere il 5 luglio dello stesso anno.

E finalmente si comincia: il 18 Luglio alla presenza del Vescovo coadiutore di Como Mons. Teresio Ferraroni, della comunità parrocchiale e di numerose autorità civili e religiose si da ufficialmente il via libera all'inizio dei lavori con la posa della prima pietra.

L'inclemenza del tempo non impedisce la perfetta riuscita della cerimonia e dei festeggiamenti che nella loro semplicità testimoniano la sensibilità delle genti.

Il 30 Novembre le opere in cemento armato sono concluse e si può avere già un'idea della struttura e dello stile della nuova chiesa.

Nella primavera del 1972 riprendono i lavori con la copertura del tetto in rame, il rivestimento interno in legno, gli impianti elettrici e idraulici, e la pavimentazione.

I lavori procedono concitati, ma nonostante le buone volontà, alcuni imprevisti hanno ritardato la benedizione prevista per la festa patronale di San Gallo, nel mese di ottobre facendola slittare a Dicembre.

Il 7 dicembre don Silvio, come parroco di Premadio celebra la prima Santa Messa e l'indomani 8 Dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, la chiesa viene inaugurata con la benedizione da Don Gianfranco Pesenti.

Il 22 luglio1973 il Vescovo Mons. Teresio Ferraroni consacra la nuova chiesa parrocchiale dedicandola ai SS. Gallo e Cristoforo.

In occasione dl ventennale della posa della prima pietra, è stato pubblicato nel volume "Anno Domini 1971 - Anno Domini... 1991 ventennale chiesa nuova" un dettagliato resoconto.

Concludo questo mio viaggio di ricordi che iniziano negli occhi di un bambino e che ogni giorno mi accompagnano, con un pensiero dell'uomo che sono oggi.

L'edificazione della chiesa, non è stata solo la realizzazione fisica della stessa, ma è stata soprattutto una crescita per la comunità di Premadio che ha sentito l'esigenza di avere un luogo in cui potersi identificare e raccogliere per poter realizzare se stessa come vero popolo di Dio.

E tutto ciò è potuto accadere grazie a don Silvio, Buon Pastore che allora la guidava, un uomo che con spirito di abnegazione, ha saputo cogliere l'urgenza di una comunità e dato tutto se stesso per far si che la sua gente potesse crescere spiritualmente "nel" e "come" nuovo Tempio di Dio.

 

 

Erasmo Schivalocchi