Gara inaugurale della pista olimpica di bob: c'è anche Mattia Castellazzi in Cina!
Da poche settimane Mattia Castellazzi è rientrato in Italia dalla Cina, dove si è allenato con la nazionale italiana di bob su quella che sarà la pista olimpica per i Giochi di Pechino 2022. «Nella località di Yanqing hanno realizzato uno Sliding Center enorme, con tanto di villaggio olimpico e tutto nel giro di pochissimo tempo… è impressionante!».
La prima sensazione di Mattia è la laboriosità e la grandiosità con cui i cinesi si stanno preparando all’evento del 2022, del quale – per la verità – lui non sa ancora se farà parte o meno. Intanto, quando riesce, partecipa ai raduni e alle convocazioni, compatibilmente con gli altri suoi impegni (fra i quali, quello di allenatore giovanile di atletica e pallavolo).
«L’occasione di andare in Cina si è presentata per l’inaugurazione della pista che ospiterà le gare di bob e slittino nel prossimo febbraio – dice Mattia –; non si trattava di una competizione ufficiale vera e propria, però ci siamo misurati con altri 25 equipaggi internazionali di bob a 2. Abbiamo dovuto rinunciare al bob a 4 perché il trasporto risultava troppo costoso e la Cina non è proprio dietro l’angolo…È stata comunque una bella esperienza per tutti, eravamo un gruppo di 8 atleti più gli accompagnatori, e ho avuto modo di gareggiare sempre: merito anche del peso-forma che sono riuscito a raggiungere e grazie al quale riesco a fornire una capacità di spinta ottimale». Spinta che deve imprimere la maggior forza possibile nei pochi metri della rincorsa, in modo da far acquistare subito velocità all'attrezzo; sarà anche per questo che le scarpe che indossa Mattia hanno più di 200 chiodi sotto la suola!!!
108/109 kg di peso per un carattere che più affabile non si può e una preparazione fatta di studio (Mattia è laureato), esperienza e competenza: Mattia è un globetrotter sportivo, ma non dimentica da dove è partito ed infatti le sue attenzioni maggiori vanno proprio ai bimbetti che lo aspettano impazienti sui campi di pallavolo e di atletica, perché sa fin troppo bene che il suo percorso sportivo è iniziato grazie ai volontari che lo hanno cresciuto e gli hanno dedicato il loro tempo, proprio come ora fa lui con i più piccoli. Che poi, non è altro che il segno dell’essere adulti: restituire un poco di quello che si è ricevuto.
Anna
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