114a MOSTRA DEL BITTO: IL GRADIMENTO DEL PUBBLICO PREMIA LA FORMULA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Il parere è unanime: la 114esima edizione della Mostra del Bitto è stata un successo, che i numeri rendono soltanto in parte. Per gli organizzatori due punti erano centrali: il rispetto della tradizione e la valorizzazione del territorio partendo dalle nostre eccellenze enogastronomiche. La formula obbligata della "limited edition", ideata da Simona Nava, fra tradizione e innovazione, è cresciuta in contenuti e proposte rispetto all'anno scorso: più degustazioni e più spettacoli per fare cultura del prodotto tipico, raccontare il settore lattiero caseario e intrattenere il pubblico. Obiettivi raggiunti, al di là dei numeri, ragguardevoli, che non dicono dell'apprezzamento dei visitatori e della soddisfazione dei produttori a chilometro zero. Quasi 25 mila visitatori in due giorni, per un flusso ininterrotto iniziato sabato mattina e proseguito fino al tardo pomeriggio di oggi: la voglia di normalità delle persone che hanno colto l'occasione di ritrovarsi alla Mostra del Bitto nel rispetto delle misure di sicurezza. Si sono viste persone di tutte le età, dai giovani agli anziani, famiglie con bambini: tutte hanno trovato motivi di interesse tra le degustazioni, 50 in totale con 1400 partecipanti, gli spettacoli, le rappresentazioni degli antichi mestieri, i giochi di un tempo e naturalmente i formaggi, con il Bitto su tutti. Serviti, assaggiati e acquistati sono stati come sempre i grandi protagonisti fino alla premiazione del concorso con il trionfo della Val Tartano, dove è stato prodotto il Bitto più buono. ≪È stata una mostra-esperienza - spiega Simona Nava, che l'ha ideata e coordinata - che ha fatto cultura del nostro territorio e dei formaggi valtellinesi, a cominciare dal Bitto: dal teatro alla pittura, dagli abbinamenti con bollicine alle grappe per raccontare il formaggio e uno dei settori principali della nostra economia. I numeri rappresentano il risultato di una strategia pianificata nei dettagli l'estate scorsa per coinvolgere il pubblico di fuori provincia, che ha rappresentato la stragrande maggioranza≫.
≪Il bilancio è ancora parziale ma senza dubbio positivo - commenta il presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno Emanuele Nonini, pochi minuti dopo la chiusura -: eravamo molto fiduciosi ma il riscontro è andato oltre le nostre aspettative. Avremo tempo e modo nei prossimi giorni di analizzare nel dettaglio l'andamento della manifestazione in tutti gli aspetti, ma siamo molto soddisfatti: nonostante le difficoltà iniziali siamo riusciti nell'intento di mantenere l'appuntamento in un anno segnato dall'emergenza sanitaria e di offrire un programma che il pubblico e gli operatori hanno molto gradito. Credo sia un buon auspicio in vista delle prossime edizioni e del ritorno alla normalità. Siamo grati agli enti, alle associazioni e alle aziende che ci hanno sostenuto e a tutte le persone che hanno collaborato: un lavoro di squadra che si è rivelato fondamentale per la buona riuscita della Mostra del Bitto≫. Una soddisfazione condivisa con il Comune di Morbegno, il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto e il Consorzio Turistico "Porte di Valtellina", in prima linea nell'organizzazione, con i partner pubblici e privati, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Consorzio Bim dell'Adda, Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina e Confartigianato Imprese Sondrio, con il main sponsor Creval-Crédit Agricole e con Iperal.
Emanuela Zecca
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