FRAMMENTI DI STORIA. IL PREVOSTO SONDALINO NICOLÒ ZACCARIA ARCHEOLOGO E MINERALOGISTA
Una figura che merita di essere rivista e riproposta è quella del prevosto di Sondalo Nicolò Zaccaria, non solo per il percorso pastorale all’interno della sua comunità, ma anche per il contributo che seppe dare negli innumerevoli campi in cui seppe distinguersi. Originario di Ardenno, imparentato con la nobile famiglia Parravicini, don Zaccaria esercitò per 28 anni a Sondalo lasciandoci opere e scoperte che fanno ancora bella mostra di sé in musei e archivi. Appassionato di storia, archeologia e minerali, a don Zaccaria dobbiamo il ritrovamento e la valorizzazione dell’importante stele funeraria risalente al I secolo d.C., oggi al Museo di Sondrio, oltrechè di una serie di monete antiche rinvenute a Stazzona, nei pressi del castello, di una macina preistorica del periodo del Bronzo e altri vari reperti (frecce, giavellotti, lance, picche, lame, spade) riesumati presso il castello di Boffalora. Altrettanto proficua la sua attività di mineralogista, che si esplicò nella zona di Sondalo con risultati assai interessanti per la varietà e qualità di rocce recuperate, tra le quali spicca senza dubbio la cosiddetta “Pietra Sondalina”.
Anna
M.G. SIMONELLI, Il prevosto sondalino Nicolò Zaccaria, Boll. 12/2009
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