CORRADO VENINI: L’UOMO E IL SOLDATO IN MOSTRA AL FORTE DI OGA

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CORRADO VENINI: L’UOMO E IL SOLDATO IN MOSTRA AL FORTE DI OGA

Lun, 20/07/2020 - 22:12
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Il fortilizio intitolato al militare Medaglia d'oro al VM ospita una storia misconosciuta a tanti valtellinesi

20 luglio 2020

È stata inaugurata al Forte di Oga la mostra sul capitano Corrado Venini, medaglia d’oro al valore militare per la condotta tenuta nella sua veste di comandante del battaglione “Monte Suello” durante gli aspri combattimenti della primavera 1916 sul monte Maggio in Veneto (che all’epoca della Grande Guerra, Monte Maggio era il confine fra Impero Asburgico e l’Italia), in cui perì dopo aver rifiutato a più riprese di farsi medicare per non far mancare il sostegno e l’esempio ai suoi soldati e – probabilmente – anche per un forte senso del dovere verso la Patria, lo stesso che animò tantissimi soldati al fronte.

9 pannelli che spiegano brevemente la parabola dell’uomo e del soldato a cui, per il suo sacrificio, fu intitolato il Forte costruito nel primo decennio del Novecento sopra l’abitato di Oga. Originario di Varenna (e non valtellinese, come erroneamente riportato nel pannello d’ingresso!), Corrado ebbe un’infanzia travagliata a causa dei rovesci economici subiti dalla famiglia e del conseguente distacco della madre, che lo affidò alle cure della nonna e dello zio Giulio, colonnello dell’Esercito. Forse fu proprio la sua vicinanza che lo spinse a iscriversi alla Scuola Militare di Modena, da dove poi intraprese diverse esperienze sul campo fino al ruolo di comando del Btg Suello nel corso della Grande Guerra. L’eroismo del Venini è testimoniato dai resoconti ufficiali degli eventi, dai quali risulta che “nonostante le condizioni critiche, egli continuò a combattere rifiutando le cure per 7 ore, finché venne dato l’ordine di ripiegamento; dopo aver peregrinato in 3 diversi ospedali da campo, mano a mano che le truppe arretravano, giunse infine all’ospedale di Velo d’Astico dove spirò”. Numerosi i riconoscimenti tributati alla sua memoria tra Milano, Como, Varenna fino a Torino (ex rifugio UGET al Sestriere), non da ultimo il Forte al Dossaccio di Oga.

La mostra svela due chicche: il rapporto di affettuosa amicizia che Luisa Campioni (la nonna di Corrado) ebbe con il famoso scrittore Antonio Fogazzaro (a lei la dedica che campeggia all’inizio di “Piccolo mondo antico”) e il testamento morale che Corrado Venini scrisse al figlioletto appena nato Giulio. Quest’ultima epistola viene riportata per intero, una lettera pietosa ma non triste, intrisa di sentimento ma non svenevole, risoluta ma non fanatica che Corrado indirizzò al “piccolo essere appena nato, dalle mani irrequiete e gli occhi fissi in quelli di tua madre”. Conscio del suo dovere, il soldato Venini prefigura la sua dipartita affidando al figlio l’amore, la cura e la protezione della famiglia e gli raccomanda di crescere in quei giusti e nobili valori che – “a prezzo anche di mute lacrime” – sono i soli che contano. In particolare, emerge il continuo richiamo all’onestà della persona, quasi che fosse l’unico vero patrimonio da preservare a ogni costo e senza eccezioni: un insegnamento che il figlio fece suo, tanto da seguire appieno le orme paterne e ricevere la Medaglia d’Oro al VM dopo essere caduto sul campo di battaglia in Grecia nel 1941.

Il nome di Corrado Venini, poi, è noto anche per aver composto l’Inno degli “Alpini Skiatori”, reparto in cui aveva militato negli anni giovanili e in cui si era distinto partecipando a gare ed esercitazioni di ski prima di essere inviato in Libia. L’inno venne eseguito per la prima volta a Bardonecchia “il 21 febbraio 1909 in occasione dell’annuale Concorso militare di ski e ottenne uno strepitoso successo, soprattutto per la limpida cadenza musicale. Le strofe segnarono il passo di tanti battaglioni alpini: oggi ci appaiono ingenuamente retoriche, ma all’epoca conquistarono l’animo di tutti gli skiatori per l’esaltazione della montagna invernale e della velocità” (tratto da “L’Alpino”, mensile dell’ANA, marzo 1991). Insomma, un personaggio da riscoprire per riservagli quel pieno riconoscimento e tributo che tanti abitanti dell’Alta Valle ancora oggi ignorano.

La mostra, collocata al II piano della struttura militare, è perfettamente inserita nel percorso di visita del Forte, con gli ambienti che ricostruiscono la vita dei soldati, i pannelli informativi, i video, i residuati d’artiglieria e con i camminamenti interni ed esterni che completano il tutto.

 

Anna

IL TESTAMENTO DEL CAPITANO

Mostra omaggio al Capitano Corrado Venini

aperta tutti i giorni 9 – 18.30

biglietto € 5.00 con ingresso gratuito per bambini sino a 10 anni

 

Informazioni: Ufficio Turistico Valdisotto

Via Roma, 55 23030 Cepina Valdisotto (SO)

Tel 0342/950166

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