SHORT TRACK: ANCHE IN GAZZETTA DOVREBBERO INFORMARSI MEGLIO…
A volte, anzi troppe volte, i fatti sportivi vengono accompagnati da considerazioni e notizie che con lo sport non hanno nulla a che fare. Se poi si riesce a fare un poco di polemica meglio ancora…
Oggi ci ha pensato la Gazzetta a rimestare le polemiche di due anni fa alle Olimpiadi di Vancouver!
Una notizia che sarebbe passata quasi inosservata, ma Fabio Magarotto (l’allenatore più vincente della storia dello short track nazionale) ha pensato bene di farci qualche opportuna considerazione…
Nell’edizione di mercoledì 26 settembre 2012 la “Gazzetta dello sport” propone a firma Andrea Buongiovanni un articolo sulla Nazionale USA che parla di violenza da parte di tecnici verso atleti, parla di manomissioni di pattini, di scarso feeling tra atleti e altro ancora. Di fianco a questo articolo c’è scritto: IN ITALIA non è la prima volta che una Nazionale di short track si spacca. A Vancouver 2010 tocco all’Italia: Arianna Fontana, bronzo nei 500, accusò compagni e staff tecnico di scarsa professionalità.
Beh.. tengo tantissimo a questo sport e tengo ancora di più agli atleti che facevano parte di quella Nazionale e a tutto il suo staff e non c’è parola più sbagliata di quella usata sulla ”Gazzetta dello sport”. In quel caso semmai, il problema è esattamente l’inverso e cioè che qualche atleta non è stato assolutamente professionale mentre il resto della squadra lo staff lo è stato eccome.
Penso al sottoscritto (tre Olimpiadi, tre medaglie), a Michele Antonioli (medagliato Olimpico), Katia Zini (medagliata Olimpica), Nicola Rodigari (medagliato Olimpico), Confotola Yuri e a tanti altri
Altro che scarsa professionalità !!!!!!
Lo sport è fatto di sacrificio, di attenzione, di organizzazione, di passione , di riconoscenza. Di sicuro queste doti non tutti le avevano in quella squadra, NOI di sicuro si !!!
Fabio Magarotto
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