OBBLIGO DI INFORMAZIONE E LIBERTÀ DI STAMPA
Due telefonate per due differenti notizie, entrambe pubblicate in queste ore su questo giornale.
Sento, come editore, l’obbligo di esprimermi in merito.
Voglio chiarire, in maniera definitiva, che questo – al di là del mezzo di diffusione utilizzato, e cioè Internet – è un giornale a tutti gli effetti, che come tale è stato registrato presso il Tribunale di Sondrio, ha un direttore (Armando Trabucchi) ed una redazione. Quindi è soggetto agli obblighi derivanti dal suo status, primo fra tutti quello di informare i cittadini.
I princìpi fondativi del giornalismo sono riportati nella “Carta dei doveri del giornalista“, di cui riporto un piccolo stralcio:
«Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all’informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile.
Il giornalista ricerca e diffonde le notizie di pubblico interesse nonostante gli ostacoli che possono essere frapposti al suo lavoro e compie ogni sforzo per garantire al cittadino la conoscenza ed il controllo degli atti pubblici.
La responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell’editore, del governo o di altri organismi dello Stato.
Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche.
Il giornalista corregge tempestivamente e accuratamente i suoi errori o le inesattezze, in conformità con il dovere di rettifica nei modi stabiliti dalla legge, e favorisce la possibilità di replica.»
Nel nostro piccolo (piccolissimo…), vogliamo attenerci alla lettera a questi dettami. Naturalmente abbiamo le nostre idee ed opinioni, che necessariamente finiscono per influire sul nostro lavoro.
Ma non siamo, nè saremo mai, a servizio di nessuno, sia esso piccolo o grande, lontano o vicino.
Voglio quindi assicurare i nostri pochi lettori: se ci saranno delle notizie che riterremo di interesse pubblico, le pubblicheremo. Anche se dovessero danneggiare aziende, persone o enti a noi vicini. Che, quindi, invito ad evitare di perdere tempo con richieste inutili.
Sono cresciuto, molti anni fa, leggendo quotidianamente “Il Giornale” di Montanelli. E ricordo bene cosa accadde quando il suo editore cercò di imporgli cosa scrivere e cosa no: se ne andò. Ed io smisi di leggere il Giornale.
Non possiamo certamente paragonare AltaReziaNews al Giornale. Ma, immodestamente, voglio credere di amare la libertà quanto il grande Indro.
Renato Fuchs
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