LE DIFFERENZE DI GENERE NELLE PENSIONI EROGATE IN PROVINCIA DI SONDRIO
Le discriminazioni sono evidenti: le donne percepiscono salari più bassi della media
maschile e quando vanno in pensione gli assegni mensili sono molto inferiori a quelli degli
uomini.
Per le donne, anche in provincia di Sondrio, le disuguaglianze, non solo salariali, che
caratterizzano la carriera lavorativa hanno evidenti ripercussioni anche sulle prestazioni
pensionistiche.
Lo conferma l’analisi del Centro studi della Cgil incentrata sulle pensioni erogate nel 2025
in provincia di Sondrio, dati che sono confrontati dall’organizzazione di via Torelli con quelli
regionali e nazionali.
In provincia sono erogati complessivamente 67.319 assegni, di cui 45.068 maturati nel
privato, 10.780 prestazioni assistenziali e 11.471 maturati nel pubblico.
Oltre a tutte le differenze di genere che avremo modo di evidenziare, una prima
segnalazione è sull’età media di accesso al pensionamento per vecchiaia o anticipato.
Come anche evidenziato dal rendiconto sociale 2024 dell’INPS di Sondrio, nel 2022 le
donne si sono pensionate ad un’età media di 63,9 anni (1 anno e mezzo dopo la media
maschile) nel 2023 a 64,1 (gli uomini 1.8 anni prima) e nel 2024 64.5 (oltre 2,2 anni l’età
media maschile). I cambiamenti legislativi, pur prevedendo limitate condizioni di privilegio,
non hanno per nulla efficacia e le donne accedono alla pensione sempre più anziane e
sempre più tardi rispetto agli uomini.
- Michela Turcatti -
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