Dazi: «Patto Nord: serve nuovo patto sociale per salvare produzione»
“In questi mesi abbiamo parlato troppo di finanza pubblica e troppo poco di sostenibilità produttiva. I dazi americani mostrano quanto sia fragile il nostro sistema di protezione industriale. Serve un’azione immediata, che non si limiti a rimborsi, crediti d’imposta o fondi a pioggia.
Serve un vero patto sociale territoriale, capace di coinvolgere istituzioni, imprese, comunità locali, sistema bancario, sindacati e rappresentanze civiche. La sfida che si apre non è soltanto economica: è una sfida di coesione.” Lo afferma Patto per il Nord in una nota.
“I nuovi dazi americani al 15% - prosegue la nota - colpiranno oltre 42 miliardi di export italiano, mettendo a rischio fino a 18.000 posti di lavoro e generando un impatto che non sarà solo economico, ma anche sociale e territoriale.
A pagarne il prezzo più alto saranno le aree a più alta densità manifatturiera del Nord, in particolare Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, dove intere filiere rischiano di perdere competitività non solo sul mercato americano, ma anche nelle catene del valore europee integrate, come quelle tedesche, dove l’Italia è subfornitore strategico.
Patto per il Nord lancia un appello al Governo e alle istituzioni regionali: non si può rispondere a una crisi industriale con strumenti da crisi finanziaria.
Serve una cabina di regia che integri strumenti di difesa commerciale europea, investimenti produttivi, sostegno alle filiere e politiche attive del lavoro e dell’innovazione sociale”.
Patto per il Nord – Jonny Crosio – 29 luglio 2025
- 4 viste