LIVIGNO, GLI ALBERGHI GUARDANO AL FUTURO
20 novembre 2024 – Con oltre 2 milioni di presenze annue, Livigno è già oggi località turistica di livello internazionale. Visibilità che sarà ancora maggiore nel corso delle Olimpiadi invernali 2026. Le gare di snowboard e freestyle si disputeranno sulle nevi livignasche: 26 le medaglie a cinque cerchi che verranno assegnate nella Valle dello Spöl. Per affrontare al meglio la sfida olimpica e per gettare lo sguardo sul futuro, il Comune di Livigno ha varato un provvedimento grazie al quale le strutture alberghiere possono incrementare la loro dotazione di servizi.
«Oltre alle opere olimpiche in fase di realizzazione sul nostro territorio – spiega il sindaco di Livigno Remo Galli – sono stati avviati lavori di ristrutturazione che interessano un numero crescente di alberghi: una decina quelli che faranno da apripista e saranno rinnovati con nuovi servizi di qualità. La delibera approvata dal Consiglio comunale ha una duplice finalità: aumentare gli alloggi dedicati al personale e innalzare ulteriormente il livello della ricettività alberghiera. Un’azione importante anche dal punto di vista ambientale: gli alberghi saranno più sostenibili. Nei prossimi anni la nicchia rappresentata dai turisti alto-spendenti è destinata ad espandersi, anche grazie all’effetto Olimpiadi, e sarà importante farsi trovare pronti. Gli investimenti messi in agenda dai privati, ovviamente, faranno sentire i loro effetti positivi anche nel periodo post-olimpico e favoriranno il passaggio del testimone da una generazione a quella successiva: senza questa azione a sostegno della sostenibilità degli alberghi, molte strutture alberghiere sarebbero state trasformate in appartamenti e seconde case. Scenario che ritengo sia da scongiurare: è importante garantire una continuità di gestione, grazie alle nuove generazioni di albergatori. La presenza di alberghi è fondamentale per il tessuto economico di Livigno: ogni struttura, è in grado di generare un importante indotto ed è fonte di occupazione. Senza alberghi e senza alberghi di qualità, non esiste una destinazione turistica».
Le deroghe volumetriche variano in base alla classificazione degli alberghi: 30% per i tre stelle, 40% per i quattro stelle, etc…
«È sicuramente da apprezzare la sensibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale nei confronti del nostro settore – sottolinea Roberto Galli, presidente provinciale di Federalberghi Sondrio – perché le strutture alberghiere sono al centro dell’attività turistica. Livigno si caratterizza per un tipo di turismo stanziale, con periodi di permanenza nettamente superiori a quelli che si registrano nelle località facilmente raggiungibili dalle grandi città. Gli alberghi sono elemento chiave della proposta turistica livignasca ed erogano una serie di servizi che gli appartamenti non possono dare».
C’è poi l’aspetto dimensionale. «Tranne poche eccezioni – annota Roberto Galli – gli alberghi di Livigno sono medio-piccoli. Quindi, la possibilità di poterli ampliare va a beneficio dei servizi alberghieri: non tanto per incrementare i posti letto, quanto gli spazi a disposizione. E aver previsto delle premialità per l’ampliamento di alberghi delle categorie più alte (4-5 stelle), a nostro giudizio, è un’impostazione che va nella direzione giusta. L’auspicio è che l’azione intrapresa a Livigno possa fungere da stimolo per le altre località turistiche della provincia di Sondrio».
Soddisfazione viene espressa anche da Dario Piller, presidente di ATC Livigno, associazione attiva dal 2009 nella Valle dello Spöl. «Migliorare la fruibilità delle strutture alberghiere, questo è un primo obiettivo al quale si tende. L’aumento delle volumetrie sarà infatti finalizzato alla crescita qualitativa degli alberghi: più spazi comuni, centri benessere e altri servizi in grado di rendere la vacanza un’esperienza speciale. Un altro versante sul quale Livigno sarà impegnata è il miglioramento continuo dei servizi offerti dalla nostra località».
Resp. Ufficio Stampa Unione CTS | Andrea Scala
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