LA CURA DELL'ANIMA OLTRE ALLA MALATTIA
Il “fine vita” rappresenta una drammatica e dolorosa realtà per molte persone, non solo per i pazienti che devono fare i conti con una malattia inguaribile, ma anche per i familiari stessi che ne sono coinvolti. Se in passato il percorso dalla nascita alla morte era semplicemente ineluttabile, e come tale universalmente accettato, oggi si tende a celebrare al massimo la prima e negare completamente la seconda, amplificando così la solitudine di chi deve convivere con aspettative di vita limitate. Anche di questo si è parlato in un coinvolgente incontro pubblico organizzato presso l’hotel Cepina nel pomeriggio di domenica 10 novembre 2024.
«Mettiamo da parte la paura – è l’invito della dottoressa Anna Faggi, responsabile della Struttura Semplice Distrettuale Cure Palliative –; le cure palliative sono un insieme di interventi terapeutici e assistenziali volti alla cura totale dei pazienti inguaribili e servono per dare qualità e dignità a chi è ancora in vita. Per questo è molto importante chiamarci quando il paziente dispone ancora delle piene capacità della sua vita, per consentirgli di vivere dignitosamente ciò che gli resta».
«Le cure palliative – ribadisce anche Andrea Viviani, professionista sanitario che lavora all’interno dell’hospice sondalino – sono una conquista della civiltà. Noi siamo qui per aiutare e per compatire, nel senso più puro ed etimologico del verbo ovvero “soffrire con, divenire partecipe dei dolori d’un altro”».
In Provincia di Sondrio le cure palliative sono attivate in via domiciliare oppure all’interno dell’hospice di Morbegno (10 posti letto) o di Sondalo (8 posti letto); quest’ultimo nacque nel 2001 dietro l’impulso della Legge 39/1999 e fu il primo in assoluto a livello provinciale e il secondo hospice ospedaliero pubblico della Lombardia, come ha ricordato il dottor Valenti che ne fu tra i principali promotori e fu fondatore nel 2002 dell’associazione Siro Mauro che instancabilmente presta la sua attività all’interno di questi hospice.
È un servizio altamente professionale e umano, svolto da operatori specializzati per i quali l’attenzione principale è sempre focalizzata sulla persona: «Se per la malattia non c’è più nulla da fare – prosegue Faggi – per la persona sì, si può ancora fare tanto. È un percorso che viene costruito su misura per ogni paziente e per la sua famiglia, che serve ad alleviare la sofferenza fisica ma soprattutto quella emotiva. Non è un percorso facile, ma vogliamo dire a tutti: “non siete soli”».
L’incontro si è chiuso con l’intensa esibizione canora di una volontaria dell’associazione Siro Mauro, con un brano inedito portatore di una grande verità: ogni nascita racchiude già in sé un po’ di tramonto.
All'associazione Siro Mauro, inoltre, è stata donata la cifra di € 2.635,00 da parte degli amici di Elena Crespi, frutto delle donazioni che sono state spontaneamente raccolte durante l'iniziativa "Ricordando Elena". .
Il pomeriggio si è concluso con un ottimo buffet allestito dallo staff dell’hotel Cepina e con la visita alla mostra tematica allestita presso i locali dell’ex latteria di Cepina, centrata sul valore della vita fino alla fine.
Anna
ORARI APERTURA DELLA MOSTRA
fino al 16 novembre
15:00-17:00
Presso ex Casera di fronte alla chiesa parrocchiale di Cepina Valdisotto
Per informazioni:
ASSOCIAZIONE SIRO MAURO PER LE CURE PALLIATIVE IN PROVINCIA DI SONDRIO – ODV
Via Zubiani 33 – 23035 Sondalo (SO)
Tel: 0342 801640
www.siromauro.it
E-Mail: [email protected]
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