Congiuntura del III trimestre Artigianato e industria in positivo
Il terzo trimestre dell’anno mostra un quadro economico provinciale complessivamente positivo, dopo il rallentamento del secondo trimestre. La produzione manifatturiera cresce sia per l’industria (+1,0%) che per l’artigianato (+2,1%). A livello regionale i risultati sono differenti, con l’industria in contrazione (-1,0%) e l’artigianato praticamente stazionario (-0,1%). Nel settore terziario provinciale il commercio al dettaglio registra un piccolo incremento del fatturato (+0,5%), minore rispetto alla media regionale (+1,2%). I servizi registrano una variazione minima del fatturato, associabile alla stazionarietà (+0,1%), con un gap più marcato rispetto al risultato medio regionale (+3,2%).
L’analisi e il monitoraggio del sistema economico regionale costituiscono un ambito su cui il sistema camerale lombardo da sempre indirizza le proprie attività con l’obiettivo di fornire ai decisori strumenti utili all’ideazione e alla valutazione di adeguate politiche di sviluppo e di mettere a disposizione delle imprese uno strumento informativo per conoscere e prevedere lo scenario economico di riferimento e per predisporre le strategie più adeguate. Tale attività è inserita nel progetto “Osservatori economici, congiuntura e servizi di informazione economica per il sistema camerale lombardo” e al relativo supporto tecnico, a cui la Camera di Commercio di Sondrio ha aderito.
I dati di seguito illustrati possono essere visionati in forma integrale sul sito camerale.
INDUSTRIA
La produzione industriale in provincia di Sondrio recupera terreno (+1,0%) dopo la sensibile flessione dello scorso trimestre, con un incremento anche del fatturato (+0,4%) e degli ordini esteri (+3,5%). Risultato più negativo per gli ordini interni (-1,0%) ma meno intenso dello scorso trimestre. Il mercato interno resta determinante. Grazie all’incremento della domanda estera, la quota di fatturato estero sul totale sale al 18,1%. Rispetto al quadro regionale, dopo il sostanziale allineamento nel secondo trimestre, Sondrio torna a differenziarsi con un incremento dei livelli produttivi del settore industriale.
Il quadro regionale risulta in peggioramento in questo terzo quarto dell’anno, con la maggior parte delle provincie lombarde che registrano contrazioni significative della produzione: più del 4% per Como, intorno al 3% per Varese, intorno al 2% per Brescia, Mantova e Pavia. In leggera contrazione Bergamo (-0,8%) e Monza e Brianza (-0,2%).
Nel contesto regionale, Sondrio (+1,0%) si posiziona dunque tra le poche provincie in fase di espansione dei livelli produttivi, insieme a Lodi (+2,1%), Lecco (+1,8%), Cremona (+1,4%) e con un dato uguale a quello di Milano (+ 1,0%).
ARTIGIANATO
Il comparto artigiano di Sondrio, dopo la svolta negativa del primo semestre, registra un incremento dei livelli produttivi (+2,1%). Svoltano in positivo anche il fatturato (+0,4%) e gli ordini esteri (+1,3%) mentre gli ordini interni sono ancora in sofferenza (-2,8%). Il mercato estero resta residuale per l’artigianato, con la quota di fatturato estero sul totale che si riduce al 3,7%. L’andamento medio regionale della produzione registra una variazione quasi nulla, risultato di una contrapposizione quasi esatta tra provincie in crescita e in contrazione.
Nel contesto artigiano regionale, spaccato esattamente in due con sei provincie nel quadrante positivo e sei nel quadrante negativo, Sondrio si posiziona nel primo (+2,1%). Come anticipato, questa esatta divisione porta a una media regionale quasi nulla (-0,1%). Tra le provincie che registrano un incremento Como (+0,4%), Lodi (+1,2%), Cremona (+1,9%) seguono Sondrio e, con incrementi più intensi, si trovano Milano (2,8%) e Monza (+3,5%). Tra le provincie in contrazione spicca Pavia (-4,5%), seguono Mantova (-1,9%), Varese (-1,8%), Bergamo e Brescia (-1,0%) e Lecco (-0,1%).
COMMERCIO
In provincia di Sondrio il settore del commercio al dettaglio registra una contenuta svolta positiva del fatturato (+0,5%) con ordini in calo (-21,6% il saldo dei giudizi di aumento-diminuzione) e prevalenza di indicazioni di scarsità delle giacenze di magazzino. I buoni risultati di fatturato dei primi trimestri del 2023, più intensi per Sondrio rispetto alla media regionale, si sono via via ridotti fino a registrare minime variazioni a cavallo del 2024 e una svolta negativa nel secondo trimestre. Il terzo trimestre vede il comparto del commercio della provincia in ripresa, ma meno intensamente rispetto alla media regionale. La ripresa significativa dei flussi in ingresso per l’occupazione del commercio in provincia (+7,5%) è tuttavia accompagnata da una maggior crescita delle uscite (+9,6%), che porta ad un saldo negativo (-2,1%) per questo trimestre.
Nel contesto regionale il fatturato del commercio di Sondrio si posiziona in quadrante positivo (+0,5%), in crescita contenuta con Como (+0,1%), Lodi (+0,4%), Milano e Varese (+0,9%). In crescita più sensibile Lecco (+1,2%). Staccano nettamente le altre provincie con incrementi superiori al 3%: Mantova, Bergamo, Brescia e Cremona. In contrazione Pavia (-1,9%) e Monza (-1,2%).
SERVIZI
Il comparto dei servizi di Sondrio mostra chiaramente un trend in leggero miglioramento, con il fatturato praticamente stazionario su base tendenziale (+0,1%) in quest’ultimo trimestre. Tra i principali indicatori del terzo trimestre da registrare gli aumenti di fatturato dei servizi alle imprese (+4,0%) e alloggio e ristorazione (+3,7%), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La dinamica a livello regionale, invece, si mantiene positiva e sostenuta grazie anche alla crescita dei servizi alle imprese, settore maggiormente presente e più strutturato in altre provincie rispetto a Sondrio. I prezzi sono indicati ancora in aumento rispetto allo scorso anno (+4,7% tendenziale), ma rimane contenuta la crescita congiunturale (+0,9%).
Il quadro regionale presenta ancora un andamento positivo, con la maggior parte delle provincie con fatturato in sensibile crescita tendenziale. Sondrio registra un piccolo incremento assimilabile ad un andamento stazionario. Solo Cremona registra una contrazione tendenziale del fatturato.
NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE
Le imprese registrate in provincia di Sondrio aumentano leggermente nel terzo trimestre, ma rimane costante la quota sul totale delle imprese registrate in Lombardia (1,5%). Anche la composizione settoriale non muta sostanzialmente con un quarto delle imprese appartenenti agli altri servizi (25,8%), il 19,4% al commercio, il 15,7% alle costruzioni, il 14,9% all’agricoltura, il 13,3% al settore dell’alloggio e ristorazione e l’8,5% al manifatturiero. Rispetto alla media regionale la provincia di Sondrio presenta ancora una quota superiore di aziende operanti nel settore agricoltura (14,9% contro 4,5% della media regionale), come anche nel settore alloggio e ristorazione (13,3% contro 6,8% della media regionale), mentre per gli altri settori le quote sono inferiori alla media, in particolare per gli altri servizi (25,8% per Sondrio contro il 37,1% della Lombardia).
COMMERCIO CON L’ESTERO
Le esportazioni della provincia di Sondrio nel secondo trimestre 2024 mostrano una ripresa congiunturale significativa (+7,8%) raggiungendo i 277 milioni di euro. Anche il valore dell’import cresce, riportandosi molto vicino ai valori massimi degli ultimi anni (164 milioni di euro).
Le esportazioni della provincia di Sondrio registrano un significativo incremento tendenziale nel secondo trimestre (+2,5%) dopo un inizio anno all’insegna della contrazione dei valori. Il dato positivo di Sondrio si associa a Lodi (+17,6%) Monza e Brianza (+9,9%) e Pavia (+2,3%). Registrano minimi incrementi Mantova (+0,5%) e Como (+0,6%). Con sensibile contrazione dei valori esportati Varese (-4,8%), Milano (-2,1%), Bergamo (-1,6%)e Brescia (-1,2%). Meno intensa la riduzione in valore per Lecco (-0,5%) e Cremona (-0,3%).
“Registriamo un andamento provinciale che si discosta in positivo rispetto all’andamento regionale e auspichiamo che tale tendenza si mantenga anche nei trimestri successivi - commenta la presidente Loretta Credaro, ancorché gli elementi di preoccupazione non manchino, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione dell’automotive e dell’economia tedesca. Fra gli elementi di positività, vanno certamente evidenziate le buone valutazioni degli operatori circa le prospettive della imminente stagione turistica invernale e, quindi, i conseguenti effetti diffusi per l’intera economia provinciale.”
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