Raccolta dei lavori realizzati dai pazienti che partecipano ai percorsi di arte svolti negli ambienti della cura di Asst Valtellina e Alto Lario, la mostra "Sguardi. Il colore che svela" è stata inaugurata ieri nella Sala Gianoli del Museo Valtellinese di Storia e Arte, a Sondrio, alla presenza del direttore del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze Paolo Giuseppe Risaro, dei suoi collaboratori e delle curatrici, Francesca Fawn Masperi, Simona Cao e Pierangela Brugola. Le tre artiste terapeute coordinano i laboratori di arteterapia che si tengono tre volte alla settimana a Sondrio, nel reparto di Psichiatria dell'Ospedale e al Cps al Moncucco, e, per i pazienti di Morbegno e di Chiavenna, a Piagno, negli spazi messi a disposizione dal Comune di Cosio Valtellino.

Tre stili per tre percorsi differenziati che si uniscono nell'intento comune di sintonizzarsi sul proprio stare bene attraverso le potenzialità trasformative dell'arte. Com'è riassunto nel pannello che introduce il visitatore all'esposizione: "Opere che appartengono a percorsi creati per ambiti diversi, con persone che hanno voglia di aprirsi al fare artistico come mezzo per arrivare a scoprire parti di sé e competenze nascoste, nel vivere la relazione con l'altro beneficiando della compagnia del gruppo, scoprendosene protagonista". Una mostra di arte e di cura, che vede quali proto persone in situazione di fragilità emotiva e psichica. La mostra, organizzata da Asst Valtellina e Alto Lario in collaborazione con il Comune di Sondrio, si può visitare fino al 20 ottobre, da martedì a domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18.

Sempre ieri, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, l'Aula magna del Presidio Ospedaliero di Sondrio ha ospitato il convegno "L'arteterapia nei processi di cura in psichiatria" con la partecipazione di psichiatri, psicologi ed esperti sul tema provenienti da Milano e da Pavia.

Emanuela Zecca

Ufficio Stampa ASST Valtellina e Alto Lario