QUALITÀ A KM ZERO, FUTURO GREEN PER LA VALTELLINA

2
min di lettura

QUALITÀ A KM ZERO, FUTURO GREEN PER LA VALTELLINA

Gio, 26/09/2024 - 16:56
Pubblicato in:
Settore primario, commercio e turismo si sono incontrati a Chiuro grazie al convegno promosso dall’Unione CTS nell’ambito del Grappolo d’Oro 2024. Gettate le basi per un patto territoriale nel segno della sostenibilità

26 settembre 2024 Una vera e propria alleanza che rafforzi il legame tra settore primario, commercio e turismo. La sostenibilità ambientale ed economica come faro da seguire. Concetti ribaditi con forza nel corso dell’importante convegno dal titolo “Prodotti valtellinesi di qualità a km zero: vantaggi e prospettive” che si è tenuto mercoledì 25 settembre all’auditorium “Valtellinesi nel mondo” di Chiuro. Un momento di confronto, promosso dall’Unione Commercio e Turismo della provincia di Sondrio assieme al Comune di Chiuro e alla Pro Loco, inserito nel ricco cartellone del “Grappolo d’Oro”, tradizionale appuntamento autunnale giunto alla 41esima edizione.

Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco Tiziano Maffezzini e di Loretta Credaro, presidente dell’Unione CTS e della Camera di commercio di Sondrio. Non è voluto mancare Massimo Sertori, assessore agli Enti Locali e alla Montagna di Regione Lombardia.

«Il convegno ha consolidato la sinergia tra commercianti, agricoltori e mondo del turismo – commenta la presidente Credaro –, alleanza che consente di valorizzare i prodotti di qualità a km zero, di evidenziare il ruolo svolto dai negozi di vicinato e di aumentare il potenziale del settore turistico, già oggi motore della nostra economia».

«La Valtellina è “condannata alla qualità”. I nostri bellissimi paesaggi possono essere mantenuti anche grazie alle coltivazioni da cui nascono prodotti che, necessariamente, devono essere di qualità. La provincia di Sondrio ha anche una straordinaria occasione per far conoscere territorio e prodotti: il palcoscenico internazionale delle Olimpiadi 2026» - ha sottolineato l’assessore Sertori.  

Particolare attenzione, nel corso del convegno, è stata riservata al progetto “Segale 100% Valtellina” varato nel 2016 dall’Unione con l’Associazione Panificatori e Pasticceri attiva al suo interno e la collaborazione di Coldiretti Sondrio. La segale autoctona cresce nei campi di Teglio, coltivati senza l’impiego di fertilizzanti chimici, diserbanti e antiparassitari e le sementi antiche utilizzate hanno attraversato i secoli e sono arrivate fino ai giorni nostri. Prodotto esclusivamente nel territorio della provincia di Sondrio, lo storico cereale viene poi trasformato in farina e impiegato nella produzione di un tipo di pane davvero unico che si può acquistare nei panifici aderenti all’iniziativa e nelle rivendite. Un progetto green illustrato da Luigi Cao, numero uno dell’Associazione Panificatori e Pasticceri, da Andrea Fanchi, presidente dell’associazione che riunisce i produttori di cereali alpini tradizionali e da Sandro Bambini, presidente Coldiretti Sondrio.

Sul ruolo svolto dal commercio di prossimità nel rendere disponibili i prodotti del territorio si è soffermato Davide Moltoni, presidente dell’Associazione Dettaglianti dell’Alimentazione. Con Carlo Redaelli, albergatore e ristoratore di Chiuro, sono state evidenziate le positive connessioni tra ricettività turistica e settore primario. Mamete Prevostini, presidente del Consorzio Tutela Vini di Valtellina, ha analizzato le sinergie che il settore vitivinicolo e la ristorazione possono mettere in campo, Marco Abordi ha illustrato i passi compiuti dal Distretto biologico della Valtellina. I lavori sono stati coordinati da Stefano Scetti, numero uno dell’Associazione mandamentale di Sondrio dell’Unione Commercio e Turismo.

«È stato importante coinvolgere tutta la filiera: dall'agricoltore al trasformatore, fino a chi ha il contatto diretto con residenti e turisti. Una catena di "piccoli" soggetti che consentono ai nostri prodotti di altissima qualità di arrivare sulle tavole dei consumatori – sottolinea il sindaco di Chiuro Tiziano Maffezzini – evitando di disperdere energie e risorse. Una catena locale che valorizza produzioni attente all'ambiente, alla sostenibilità sociale ed economica. Ciò consente di costruire un'immagine che sa attrarre e creare nuova economia, di sostenere equamente tutti i soggetti e gli investimenti. Occorrono condivisione e progetti, obiettivi e sinergie. Stimoli che nascono dal territorio per il territorio, per le comunità che lo vivono. Ciascuno sta facendo la propria parte».

Resp. Ufficio Stampa Unione CTS | Andrea Scala

 

©️la riproduzione – anche parziale – di questo contenuto è vietata senza citazione della fonte, ai sensi della legge sul diritto d’autore