Relazione Tecnica sull’andamento dell’annata viticola 2023
L’annata viticola è stata caratterizzata da un andamento meteorologico del tutto anomalo rispetto a quello delle ultime annate con temperature sensibilmente inferiori alle medie specialmente nei mesi da aprile a giugno, e precipitazioni abbondanti nel periodo primaverile, ma anche a luglio e fine agosto.
Le temperature basse di inizio stagione hanno determinato una ripresa vegetativa con diversi giorni di ritardo rispetto alla media storica.
Il mese di luglio è stato interessato da grandinate, che in diverse date hanno colpito quasi tutto il versante vitato ad esclusione dei vigneti compresi tra la Valgella e Tirano. La sottozona Sassella è stata colpita a più riprese determinando un calo quantitativo importante.
Nel mese di agosto, soprattutto nella settimana di ferragosto e in quella successiva, la situazione è cambiata rispetto all’andamento precedente, perché le temperature si sono alzate sensibilmente raggiungendo valori massimi di 38-39 °C, (superiori anche a quelle dello scorso anno pur con durata più ridotta). In questa fase in diverse situazioni si è osservata una certa sofferenza dei vigneti in parte paragonabili a quelli del 2022 ma per fortuna in termini più contenuti e localizzati. Verso fine agosto la situazione è però cambiata per ingresso di correnti fredde e umide da nord, accompagnate da precipitazioni abbondanti che hanno determinato un calo delle temperature di quasi 10 °C, per poi tornare ad aumentare, ma con valori più limitati, nelle giornate successive. Le precipitazioni di fine agosto hanno avuto un effetto molto positivo sulle piante perché hanno interrotto la fase molto calda di metà agosto e hanno consentito la ripresa dell’attività fisiologica della vite.
Il mese di settembre 2023 è stato caldo e la situazione è rimasta praticamente immodificata fino alla metà di ottobre determinando una prosecuzione dell’attività fotosintetica delle viti fino a stagione avanzata consentendo di raggiungere una maturazione ideale sia a livello polifenolico che di zuccheri, ma soprattutto il dato molto interessante è rappresentato dalle elevate acidità che non sono crollate come nelle annate con le estati più calde.
Le operazioni vendemmiali sono iniziate tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre e si sono praticamente concluse entro la terza settimana del mese evitando le piogge che sono cadute copiose nell’ultima settimana del mese.
Nonostante un inizio dello sviluppo vegetativo da medio a tardivo la vendemmia si colloca tra quelle “medie” in termini di tempi di maturazione.
Per quanto riguarda lo Sforzato le operazioni di pigiatura sono state anticipate di 10 giorni rispetto alla media a causa delle condizioni climatiche calde e secche della prima parte del mese di ottobre che hanno accelerato le attività di appassimento.
I vini appena svinati hanno colori e tannini molto interessanti con gradi alcol nella media ma soprattutto con valori di acidità tipici della nostra viticoltura di montagna che fanno ben sperare per un millesimo di grande qualità.
Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina
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