CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA DI RUSSIA E UCRAINA

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CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA DI RUSSIA E UCRAINA

Mer, 23/03/2022 - 16:46
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DUE MOMENTI IN DIOCESI PRESIEDUTI DAL VESCOVO OSCAR A COMO E SONDRIO IL 25 MARZO
Sassella

«Venerdì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, saremo uniti spiritualmente a papa Francesco nell’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina. Nella nostra diocesi saranno due i momenti di preghiera che presiederò personalmente. A Como, in Cattedrale, durante la Santa Messa delle ore 10.00 e a Sondrio, alle ore 21.00, alla chiesa della Sassella, che, proprio un anno fa, veniva eretta Santuario, intitolato a Santa Maria, Porta della Misericordia. È alla Madre di Dio che ci rivolgiamo, affinché interceda per ottenere la grazia della pace e possa convertire il cuore degli uomini. Le notizie che quotidianamente ci giungono dall’Ucraina ci narrano quanto sia disumana la guerra e fanno appello alla nostra coscienza, perché non dimentichiamo le decine di conflitti che infiammano il mondo, provocando lutti, distruzione, povertà, tensioni».

Così il Vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, comunica in che modo, nella nostra diocesi, verrà celebrato l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina, così come richiesto da papa Francesco a tutti i Vescovi del mondo. Si invitano preti, diaconi, consacrati e tutto il popolo di Dio a convenire – se possibile – alla celebrazione in Cattedrale. La Santa Messa al Santuario della Sassella sarà a porte chiuse a causa della limitata disponibilità di posti (è in programma la trasmissione in diretta televisiva sul canale 85 del digitale terrestre e in streaming sul canale YouTube de Il Settimanale della diocesi di Como https://youtu.be/7RPhisx_ORw).

Il pontefice, lo scorso 16 marzo, aveva annunciato la sua intenzione di compiere questo gesto venerdì 25 marzo alle 17.00, nella Basilica di San Pietro, durante la Celebrazione della Penitenza. Lo stesso atto sarà compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di sua santità, come inviato del Santo Padre. A chiedere l’intervento di papa Francesco sono stati i vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina. Si legge in una lettera datata 2 marzo: «In queste ore di incommensurabile dolore e di terribile calvario per il nostro popolo – scrivono i presuli al Santo Padre –, noi, vescovi della Conferenza episcopale dell’Ucraina, siamo portavoce della preghiera incessante e accorata, sostenuta dai nostri sacerdoti e dalle persone consacrate, che ci viene da tutto il popolo cristiano per la consacrazione della nostra Patria e della Russia… Rispondendo a questa preghiera, – aggiungono – chiediamo umilmente a vostra santità di compiere pubblicamente l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, come richiesto dalla Beata Vergine a Fatima».

Come ricorda VaticanNews Maria, nell’apparizione del 1917 a Fatima, aveva chiesto la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta questa richiesta, la Russia avrebbe diffuso «i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa». «I buoni – aveva aggiunto – saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte». Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione. Con Pio XII nel 1942 e nel 1952, con Paolo VI nel 1964, con Giovanni Paolo II nel 1981 e nel 1984. È un legame forte quello che lega l’Ucraina alla madonna di Fatima. In questi giorni una copia della statua è pellegrina nel paese martoriato dalla guerra. Lo raccontano direttamente dal Santuario portoghese: «Il 10 marzo scorso, il metropolita di Lviv, Ihor Vozniak, ci ha rivolto una richiesta formale, domandando l’invio dell’Immagine della Vergine Pellegrina di Fatima in Ucraina per pregare, implorando la sua protezione affinché la pace ritorni nel paese. L’immagine rimarrà per un mese in Ucraina. È partita da Lisbona in direzione Varsavia. Lì è stata accolta e trasportata dalla comunità greco-cattolica di Lviv».

 

 

Enrica Lattanzi

Ufficio Stampa Diocesi di Como

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