Francesco Forte poteva vantare un curriculum eccezionale, come si può facimente desumere dalle sue stesse schede biografiche pubblicate su internet. Ma in Alta Valle resta soprattutto il ricordo della sua esperienza come sindaco di Bormio, che aveva imparato a conoscere perchè – pur essendo “forestiero” – egli aveva vissuto tutta l’adolescenza in Valtellina, dove il padre era stato inviato quale Procuratore del Re. Nel 1988, con già alle spalle una pluri-esperienza ministeriale, si candidò a Bormio con una lista socialista: un mandato che non fu del tutto felice e si concluse anzitempo con la caduta del Consiglio e le elezioni anticipate. Sul tappeto, durante la sua amministrazione, questioni drammatiche (come quella della ricostruzione post 1987) e problemi sui quali ancora oggi si dibattono le amministrazioni locali. Senza voler indagare meriti e torti, mi paiono in buona parte condivisibili le parole rilasciate in un’intervista del 1988: «Per andare avanti serve uno sviluppo adeguato alle comunicazioni; lo sviluppo in tutta la Valtellina e Valchiavenna degli impianti sportivi per gli sports invernali della neve e del ghiaccio e della palla nelle sue specialità nonché di centri per fiere e congressi; il rilancio specifico del termalismo; la costruzione di quell’immagine storico-culturale che la Valtellina ha e che manca (per fare un esempio) all’Alto Adige; l’agriturismo e la tutela agricola e la tipizzazione agroalimentare. Tutto questo, unito al verde, è un surplus turistico prezioso che centri turistici come Cervinia rimpiangono» (Centro Valle, 17 luglio 1988).

L'amministrazione comunale bormina, da parte sua, ha diramato la seguente nota: «L’amministrazione comunale di Bormio si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa del prof. Francesco Forte, economista, professore universitario ed ex ministro delle Finanze e degli Affari europei, nonché Sindaco di Bormio dal 1988 al 1991».

Anna

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