UN CENA OLIMPICA ALLA SCUOLA ALBERGHIERA DI BORMIO

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UN CENA OLIMPICA ALLA SCUOLA ALBERGHIERA DI BORMIO

Sab, 11/01/2020 - 22:46
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Protagonista la Nazionale Italiana Cuochi con un menù d'eccezione

11 gennaio 2020

Un grandioso evento culinario avrà come protagonista la scuola alberghiera dell’IIS “Alberti” di Bormio nella serata di martedì 4 febbraio 2020: una cena realizzata dai cuochi della Nazionale Italiana Cuochi (NIC) nelle cui fila milita anche il bormino Tommaso Bonseri Capitani, cresciuto proprio alla scuola di Roberto Ghilotti, Delia Ghilotti e di tutti quei docenti che spesso rimangono anonimi ma ai quali va l’innegabile merito di formare, preparare e soprattutto “ispirare” i futuri cuochi. Una responsabilità non da poco, se si pensa a quanto conta il comparto gastronomico italiano, all’importanza che riveste nell’economia, al ruolo che ogni cuoco ha di ambasciatore del gusto e della qualità italiana… senza contare il piacere che ognuno di noi riceve nell’assaporare una cena ben curata e ben preparata!

Tommaso Bonseri Capitani, che pochi mesi fa ha vinto l’oro in un concorso mondiale per giovani chef, sarà ai fornelli insieme ai suoi compagni di team per presentare il menù con cui l’Italia affronterà le Olimpiadi della cucina (IKA Culinary Olympics) dal 14 al 19 febbraio 2020. Per lui un ritorno fra le pentole che lo hanno visto studiare e sudare negli anni proficui di formazione alberghiera, forieri anche di grandi soddisfazioni: al concorso di Rimini riservato agli allievi degli istituti alberghieri, raccolse più di un successo con diversi piatti e tra questi un antipasto chiamato “Gioia natìa” gli valse il titolo di campione italiano. Ebbene, lo stesso piatto verrà riproposto proprio in occasione della cena di gala del 4 febbraio: si tratta di un antipasto – ci spiega il suo professore Roberto Ghilotti – costituito da bastoncino di formaccio taleggio, panatura di pane aromatico con erbe, un bouquet di insalata con cipolle di Tropea e fregola sarda. Tommaso è sempre stato molto portato, è metodico e organizzato e queste sono doti essenziali per il mestiere che fa. Avere qui la Nazionale è per noi un desiderio che si avvera: non può che essere un piacere e un onore.

E poi – aggiungiamo noi – varrebbe la pena di prenotarsi anche solo per un motivo: il “terreno di gioco” di questa Nazionale è accessibile a tutti, basta un robusto appetito!!

 

Anna

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