LA PIERRA MENTA È TRICOLORE!
Mai demordere, perché il destino traccia il suo disegno e non sempre è quello che ci si aspetta! Alla 33^ edizione della Pierra Menta, una delle corse internazionali più prestigiose e “massacranti” (ogni giorno una media di circa 2500 metri di dislivello positivo e quasi 10.000 metri complessivi in quattro giorni), i valtellinesi Robert Antonioli e Michele Boscacci hanno macinato chilometri, hanno sputato l’anima, hanno tenuto il passo, sempre dietro a qualcuno, sempre nelle prime posizioni di testa e alla fine – pur non avendo mai vinto una tappa – sono riusciti a conquistare la vetta della classifica. La Pierra Menta si è giocata a tre: la coppia austro-catalana Kilian Jornet-Herrmann Jakob, la coppia francese Xavier Gachet-William Bon Mardion, la coppia valtellinese; hanno fatto il vuoto dietro a loro e per tutte le quattro giornate è stato un rincorrersi un inseguirsi lungo le splendide montagne del Beaufortain, spesso con il meteo inclemente. L’accompagnamento della gente è sempre stato spettacolare: tifo, incoraggiamento, travestimenti, campanacci, spuntini improvvisati…poche manifestazioni attirano un così grande afflusso di pubblico sulle montagne e sulle piste come la Pierra Menta. Nella prima tappa – una giornata di sole senza ombre né nuvole – vittoria di tappa per la coppia Bon Mardion-Gachet, incalzati dai nostri italiani. Alla seconda giornata vincono Jornet-Hermann seguiti ancora una volta da Michele-Robert che, però, sono primi in classifica assoluta. Il terzo giorno i soliti Jornet-Hermann bissano la vittoria di tappa e relegano i valtellinesi al secondo posto provvisorio nell’assoluta. La tappa finale del Grand Mont è quella decisiva: trasferita in zona Le Cuvy, sulle piste da sci, per la neve che inizia a scendere copiosa sin dal mattino, la gara sembra la fotocopia del giorno precedente: Jornet-Hermann transitano per primi sulla prima salita, con un margine netto di vantaggio sugli inseguitori Bon Mardion-Gachet e Boscacci-Antonioli. Ma ecco il colpo di scena: durante una discesa Kilian Jornet si infortuna e deve abbandonare la gara, a pochissima distanza dal coronamento di questa fantastica cavalcata. Purtroppo la legge dello sport è anche questa e non si può far altro che imprecare contro la malasorte e accettarla; così era successo anche nel 2007 con Guido Giacomelli e Hansjorg Lunger, che – al comando della classifica – erano caduti e avevano dovuto ridimensionare le loro pretese di vittoria. Michele Boscacci e Robert Antonioli possono dunque festeggiare e meritatamente, perché non hanno mai lasciato la presa e si sono sempre gettati all’inseguimento del loro sogno.
Anna
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