ANGELO ANDREOLA “BRUCIA” TUTTI SUL TRAGUARDO DELLA MARCIALONGA STORY
Angelo Andreola sorride con la soddisfazione di chi sa di averla combinata grossa: vincere la Marcialonga Story non è impresa da tutti, vincerla davanti ad altri ex campioni del calibro di Albarello, Fabris e tanti altri che hanno fatto la storia dello sci nordico, quando ancora era una disciplina tutta basata su sciolina e passo alternato, è straordinario.
Angelo, classe 1954, è stato uno dei più forti fondisti dell’Alta Valle: ha militato nelle Fiamme Gialle e nel giro della Nazionale per circa 8 anni, ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 4×10 km del 1981 valevole per il titolo italiano, ha partecipato a numerose selezioni per le Olimpiadi invernali…insomma, non proprio uno qualunque! Negli anni ha ancora mantenuto il guizzo fulmineo e l’agilità di un giovanotto. La trasferta a Predazzo, nata quasi come uno scherzo con il socio Luciano Bertolina, si è rivelata assai di più! Anzitutto la compagnia: ritrovare i vecchi compagni di avventura, l’allenatore di un tempo, gli amici con cui si sono condivisi gli anni nel corpo militare…e poi gli sci di legno o di plastica, graffiati dal tempo, con l’attacco troppo grande per i tracciati moderni, l’abbigliamento così “poco tecnico” con quei calzettoni di spugna e il maglioncino di lana.
La partenza alle 4 del mattino dall’Alta Valle non ha minimamente intaccato il fisico di Angelo e così, mentre lui trottava per le vie di Predazzo prendendo subito un buon margine di distacco dal grosso del gruppo (il secondo arriverà sul traguardo dopo ben 2 minuti!!), Luciano custodiva con cura le merenda a base di salamét e furmài, che all’arrivo sarebbe servita per festeggiare il suo coscritto (Angelo e Luciano sono coetanei). Il tempo di un “amen” e gli 11 chilometri della Marcialonga Story sono volati: in poco più di mezz’ora Angelo è piombato sul traguardo davanti a 271 concorrenti, con il miraggio del bacio della miss (la bella Soreghina) e soprattutto della merenda di Luciano! Intervistato dall’emittente locale ha dichiarato serafico: “è stata una bella esperienza!”, mentre l’inossidabile Ulrich Kostner (90 anni!) lamentava i crampi che l’hanno infastidito durante la gara.
Angelo, dopo la pensione, ha mantenuto viva la passione per gli sci stretti e adesso insegna al Centro di Fondo di S. Caterina. Mentre sorseggia uno spritz mi dice con fervore: “Se non ci fosse stato Benito Moriconi noi non saremmo stati nulla! È solo grazie a lui che in Alta Valle si è creato un gruppo di atleti, scrivilo”. Detto e fatto. Ma le gambe, alla Marcialonga Story, le hai fatte andare tu, Angelo!
Anna
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