Sondalove beer: un brindisi al gusto, ai sapori e alla storia di Valtellina

A Cura di Renato Ciaponi, agronomo e giornalista
Le birre artigianali della provincia di Sondrio hanno conquistato sempre più spazio nel panorama enogastronomico locale, affermandosi come una delle esperienze più apprezzate dai turisti alla ricerca di sapori autentici. Una realtà ormai parte integrante delle tipicità provinciali (grazie anche al lavoro di Beertellina, l’associazione che riunisce i birrifici locali) che affonda le radici in una tradizione antica: già due secoli fa, infatti, in Valchiavenna si produceva birra artigianale di qualità.
Sabato sera 23 agosto questa vocazione ha trovato particolare espressione in SondaLOVE Beer, un nuovo evento che ha arricchito il calendario della provincia. Ed è stato subito un successo: 350 BeerPass venduti e oltre 1000 persone nelle vie del centro storico, con una grandissima affluenza in piazza della Repubblica, cuore della festa. Qui lo stand Beertellina ha raccolto tutte le birre presenti nelle varie postazioni.
Passeggiare nel centro storico di Sondalo significa respirare ancora l’atmosfera autentica di un borgo alpino. Le vecchie saracinesche abbassate raccontano di un passato commerciale e artigianale florido, che ha cominciato a perdere forza negli anni Settanta. Le stradine acciottolate, con i ciottoli levigati dal tempo, guidano il visitatore tra vicoli stretti, salite e improvvise piazzette, in un paesaggio urbano ricco di suggestione, dove ogni passo evoca storie di generazioni.
Lungo il percorso non mancano i grandi portoni in legno massiccio, incorniciati da portali in pietra ad arco, segni distintivi dell’architettura valtellinese. È proprio questo scenario a trasformarsi, per una sera, nella cornice perfetta per SondaLOVE Beer: una passeggiata “brassicolagastronomica” che unisce degustazioni, musica e incontri.
Ma l’evento non si è limitato al gusto: grazie all’associazione Valtellina Oldtimers, il borgo ha rivissuto l’atmosfera del passato, attraverso un itinerario originale, “Un Viaggio tra Motori, Mestieri e Memoria Alpina”. Non una semplice esposizione di auto d’epoca, ma dieci scenografie che hanno restituito frammenti di vita quotidiana del Novecento: trattori, motocicli, motocarri, mezzi militari, accompagnati da pannelli che raccontavano storie di famiglie, lavori e passioni.
Così, tra una Lager e una Weizen, il pubblico si è lasciato trasportare in un viaggio nel tempo sostando per esempio davanti a due Cinquecento parcheggiate sotto saracinesche chiuse da anni, leggendo la storia di “due sorelle e una bottega. «… giugno 1958. La mattina è già vivace tra i vicoli acciottolati, il profumo del pane appena sfornato si mescola a quello della bresaola tagliata fine…». Altri angoli custodivano racconti evocativi: dal vino di Ugo alle giornate di fieno, dalla fatica alpina ai borghi che si riempiono di silenzi, fino all’officina di Marco, ai matrimoni sotto gli affreschi, agli inverni a carburatore e a una nuova vita che comincia a bordo di un’auto.
Per gli appassionati di motori anche la Corte degli Oldtimers, dove hanno potuto curiosare tra collezioni di targhe storiche, oggetti d’epoca e ascoltare aneddoti raccontati dai soci.
Poi il percorso gastronomico, molto apprezzato sia per la qualità dei prodotti che per l’organizzazione nella distribuzione. Un viaggio del gusto che ha unito piatti della tradizione valtellinese e birre artigianali ed è iniziato con la Butega Valtellina. Un tagliere di salumi e formaggi “unici, non tipici”, tra cui spiccavano il culatello e un formaggio stagionato dal sapore deciso. In abbinamento, due consigli per le birre: Mani di Fata – Rye IPA (Birrificio Revertis) con segale biologica di Teglio, e Cech Cost Lager – Helles (Birrificio Legnone), gluten free, entrambe capaci di esaltare la complessità dei formaggi.
Alla seconda postazione, curata dall’APF di Sondalo, ecco i gnocchetti valtellinesi al grano saraceno, accompagnati da due birre del Birrificio Reit: la Stelvio Lager e la Weizen al grano saraceno valtellinese. Quest’ultima si è rivelata particolarmente adatta al piatto. Lo chef Sandro, docente del Vallesana - APF Valtellina, ha illustrato con orgoglio la ricetta: gnocchetti di farina mista, conditi con burro fuso, crauti stufati, pancetta, Casera grattugiato, timo e una fetta di mela marinata al limone. Una ricetta antica di Valdisotto, zona Oga, che mantiene intatti i sapori della tradizione.
Il percorso ha condotto i visitatori anche accanto al Bui Redond, l’antica fontana ottagonale di Sondalo, alimentata da una sorgente localizzata appena sopra, quella del Bui de San Clemént. Nella storia, queste sono le due prime fontane di Sondalo, che hanno permesso agli abitanti di avere acqua limpida nel centro del paese, a dispetto di quella torbida del torrente Rio o di quella lontana del fiume Adda. La leggenda racconta che un pellegrino, giunto a cavallo a Sondalo dopo un lungo viaggio, chiese acqua a un contadino. L’uomo dovette scendere fino all’Adda per riempire un secchio. Il viandante, dopo aver dissetato sé stesso e il cavallo, mosso a compassione per tanta fatica, toccò una roccia con il bastone: subito ne scaturì una sorgente limpida. Da quell’acqua nacque la prima fontana di Sondalo: Il Bui di San Clemént.
La terza postazione ha visto protagonista lo chef Remo del Bar Palasport, in collaborazione con gli Sgangherati di Frontale: hamburger Valtellinese un panino gourmet con carne cotta, pane brioche ai semi di sesamo, Casera, pomodoro, insalata e salsa barbecue, accompagnato da patate al forno con la buccia. Due le birre abbinate: la APA ambrata (Birrificio Revertis) e la Crasc Stout (Birrificio Pintalpina), quest’ultima piacevolmente complessa, come complesso era il panino di Remo, sentori di chinotto e di liquirizia che si uniscono bene ai sentori complessi della salsa.
A conclusione Il percorso ha guidato i partecipanti lungo la stradina verso la chiesa di Santa Marta, pavimentata con antichi ciottoli. Davanti all’edificio sacro, due auto d’epoca addobbate per un matrimonio hanno evocato celebrazioni passate, in un’atmosfera sospesa tra storia e tradizione. Un’altra storia.” Estate 1972, un si’ sotto gli affreschi. “ Estate 1972… arriva per prima la Fiat 128 berlina, bianca e immacolata, nuova da concessionaria, con i genitori della sposa: il padre in completo grigio scuro e la madre con un tailleur color cipria, stretto in vita. La macchina scivola silenziosa sul selciato, parcheggia con attenzione, qualcuno applaude piano…”
All’interno della chiesa, i visitatori hanno potuto ammirare una mostra di acquerelli di artisti locali prima di concludere con il raffinato dessert, preparato da Viveca, pasticcera locale, e servito dalle ragazze dall’APT Sondalo.
Panna cotta con gelée alla birra scura e crumble croccante. Ottimo, il leggero gusto di birra, la croccantezza del crumble, che si sposa con la morbidezza della panna. Birre consigliate: Murimani – Fruit Beer (Birrificio Pintalpina) ai lamponi e Molthoney e Honey Beer (Mieleria Moltoni) con miele di melata di bosco.
Ad animare ulteriormente la serata ci hanno pensato la musica dal vivo di Il Teo di Lecco, i DJ set di BeClub Bormio e Andre DJ, insieme alle fisarmoniche di Alberto Canclini e Bepi Zen, che hanno fatto risuonare il borgo.
SondaLOVE Beer si è così rivelato molto più di un evento: è stato un abbraccio collettivo tra gusto e memoria, tra innovazione e tradizione. Un brindisi alla Valtellina autentica, capace di far rivivere le sue strade, le sue storie e i suoi sapori con il calore di una comunità che sa celebrare insieme il passato e il futuro.
- R. Ciaponi -
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“Siamo felici del risultato di questa prima edizione: nonostante un periodo molto intenso di eventi e iniziative, crediamo di essere riusciti a proporre qualcosa di nuovo, che ha visto la partecipazione di molti residenti e turisti. È stato un impegno importante, ma ampiamente ripagato dal riscontro positivo e dalla soddisfazione di aver dato vita a una serata che ha unito persone, gusti e tradizioni. Siamo orgogliosi non solo del successo raggiunto, ma anche delle nuove collaborazioni instaurate, a partire da quella con Beertellina, che insieme a noi ha promosso l’evento offrendo una selezione dei migliori birrifici valtellinesi. L’incontro tra birre artigianali e piatti tipici della nostra valle ha creato un percorso speciale di sapori e profumi, capace di raccontare l’autenticità della Valtellina. Un grazie di cuore va a tutte le persone e alle associazioni che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione (UBT, APF Valtellina, Butega Valtellina, Bar palasport con Sgangherati Frontale e Li Simenza), ai tanti volontari che con entusiasmo hanno reso possibile questa giornata. Grazie anche agli artisti che hanno arricchito l’evento con la loro presenza. Un pensiero speciale va all’Associazione Valtellina Oldtimers, che con il percorso dedicato ai mezzi storici ha donato un’anima unica alla festa e ai proprietari delle corti che con generosità hanno aperto i loro spazi. Questa prima edizione ha dimostrato quanto il centro storico di Sondalo possa tornare a essere cuore pulsante di incontri, sapori e memorie condivise: un patrimonio prezioso da custodire e valorizzare insieme. SondaLOVE Beer vi dà appuntamento al prossimo anno: nel frattempo siamo già al lavoro sugli eventi autunnali, tra cui la passeggiata gastronomica La Migiondara, nel borgo di Migiondo che si terrà il 12 ottobre, con diverse novità”.
APT Sondalo
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