LOVERO PRESENTA IL SUO GONFALONE

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LOVERO PRESENTA IL SUO GONFALONE

Mer, 28/08/2024 - 16:42
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Cerimonia in grande stile lunedì sera

Lunedì sera davvero speciale per Lovero, che al termine dei tre giorni di Sant’Alessandro, ha inaugurato il Gonfalone in piazza del Municipio. Il programma ha previsto l’alzabandiera degli Alpini, il saluto delle molte autorità presenti, il racconto della storia del Gonfalone da parte di Marco Foppoli, la benedizione del parroco don Giovanni Villa e infine, prima del concerto del Coro Cai Valmalenco, la consegna dell’Alessandrino d’oro a Romeo Puratti. Queste, in sintesi, per parole dell’orgoglioso sindaco Annamaria Saligari.

“Signor prefetto, autorità civili e militari, amministratori, care cittadine e cari cittadini di Lovero, oggi qui, nella piazza della Casa Comunale, ci ritroviamo insieme per un momento che segna un passo importante nella storia del nostro amato Comune. Con profonda emozione e grande senso di responsabilità, mi rivolgo a voi, anche a nome dell’amministrazione comunale che rappresento, in questa giornata speciale, in cui inauguriamo il Gonfalone di Lovero, simbolo della nostra identità, del nostro passato e del nostro futuro. Prima di iniziare, desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Gruppo Alpini di Lovero, e in particolare al loro capogruppo, Riccardo Cimetti, che con grande orgoglio ha curato l’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, eseguito magistralmente dal Coro Cai Valmalenco che ha reso questo momento ancor più solenne e toccante con la bellezza delle loro voci”. Non solo.

“Desidero porgere i miei più sentiti ringraziamenti anche a Sua Eccellenza il prefetto, Roberto Bolognesi, per la sua presenza e per l’onore che ci ha concesso il 3 maggio 2024, in occasione della consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È stato in quella solenne occasione che ho avuto l’immenso privilegio di ricevere dalle mani di Sua Eccellenza, a nome di tutti voi, la copia conforme all’originale del Decreto del Presidente della Repubblica di concessione dello Stemma, del Gonfalone e della Bandiera del nostro Comune, unitamente alle preziose miniature colorate di questi simboli. La sua vicinanza e il suo sostegno sono per noi motivo di orgoglio e di gratitudine”. Poi “sentito ringraziamento al capitano della Compagnia dei Carabinieri di Tirano Riccardo Angeletti per essere qui con noi oggi. La sua presenza, unitamente a quella del comandante della Stazione di Tirano Carmine Pica, sono simbolo della vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alla nostra comunità. Desidero esprimere la mia gratitudine anche al comandante della Polizia Municipale di Tirano, Fabio Della Bona. La sua partecipazione a questa cerimonia è per noi un onore e un segno di profonda collaborazione tra le nostre comunità. Ringrazio dal profondo del cuore il capogruppo Alpini di Lovero Riccardo Cimetti per la sua presenza insieme a quella di tanti Alpini. Un sentito ringraziamento va poi al presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola, per aver voluto essere presente in questa giornata così significativa. La sua vicinanza è per noi un segno di grande importanza e conferma il legame forte che unisce il nostro comune a tutta la provincia. Un ringraziamento affettuoso alla presidente della Cm Valtellina di Tirano, Giordana Caelli, che non ha potuto essere presente questa sera ma che mi ha pregato di portare i suoi saluti ed esprimere a tutti la sua vicinanza. Con altrettanto affetto e riconoscenza ringrazio la presidente della Associazione Giovani di Un Tempo, Silvana Beccaria e la presidente della Associazione Pro Lugario Sara Giudice, la loro dedizione e il loro instancabile impegno. Un grazie di cuore anche ai sindaci del Comune di Tirano, del Comune di Grosotto, del Comune di Vervio, del Comune di Tovo di S. Agata e del Comune di Mazzo di Valtellina. Un ringraziamento particolare va infine al dottor Marco Foppoli, l’Araldista che con passione e maestria ha ideato e disegnato il nostro stemma e il Gonfalone. Oggi celebriamo non solo un simbolo araldico, ma un legame spirituale e culturale che ci unisce tutti. Il Gonfalone, con l’immagine del nostro Santo Patrono, diventa il vessillo che ci rappresenta, che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande, di una comunità che, pur se piccola nella dimensione, è fiera della propria identità, della propria storia e delle proprie tradizioni”.                        

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