"VOCI DI CASA" NEL PODCAST CHE UN VALTELLINESE HA REALIZZATO CON IL CORRIERE DELLA SERA
Un valtellinese che ha fatto della parola il suo strumento di lavoro e attraverso uno dei nuovissimi mezzi che la rete ha messo a disposizione, il podcast, ha costruito un percorso professionale che lo ha condotto ad esplorare l’animo delle persone.
Partendo dagli sportivi di ogni genere e livello, con cui ha dialogato raccontandone il lato meno noto, lontano dalla celebrità e dai successi agonistici, si è pian piano accostato ai temi universali della vita che lo hanno spinto all’ultimo grande tabù: la morte.
Jacopo Pozzi, valtellinese doc, è un autore con alle spalle diverse iniziative affermatesi nel mondo dello “storytelling”, la narrazione utilizzata in modo mirato per creare contenuti in linea con la propria visione editoriale e i propri obiettivi comunicativi; dopo aver contribuito al successo della piattaforma The Owl Post, uno spazio libero dove gli atleti si possono raccontare, ha attivato diverse altre collaborazioni in più direzioni sino all’ultima fatica che ha appena portato a termine: il progetto “Morire, viaggio nell’ultimo tabù”, realizzato in tandem con “Il Corriere della Sera”. Un viaggio nelle esperienze, paure e speranze della gente comune verso ciò che incombe irrimediabilmente sulle nostre vite e sul quale nessuno ha risposte, ma solo domande.
“50 interviste, a uomini e donne che per fede, professione o casi della vita hanno sviluppato un rapporto unico con la morte, e che hanno deciso di raccontarsi a me, creando una narrazione corale davvero imponente e toccante. Non un’apologia, non un pianto, non una provocazione: ma un abbraccio reciproco”. Questa la presentazione di Jacopo al progetto, che alle voci di personaggi popolari (tra cui l’inviato di guerra Lorenzo Cremonesi, il biblista Piero Coda, l’ultima intervista di Francesco Alberoni prima di morire e Mario Riccio, il medico che “staccò la spina” a Piergiorgio Welby) affianca tante “voci di casa nostra: un parroco di provincia, la nostra provincia; un’infermiera del Morelli, un impresario di pompe funebri, una ragazza paralizzata. Uomini e donne valtellinesi che sono parte integrante di questo enorme progetto”.
Prendiamoci un attimo per ascoltare queste registrazioni audio; scopriremo, forse, un punto di vista che potrà essere diverso, e quindi arricchente, oppure un punto di vista vicinissimo a noi, e allora capiremo che certe paure, certe sensazioni, certe angosce che scavano nell’animo non appartengono solo a noi.
Anna
Qui il link al podcast con alcune “voci di casa”:
https://open.spotify.com/episode/6WFWqpJRCjVMkLoRtZbiwG
Qui il link al progetto completo:
https://open.spotify.com/show/0pszJpE9sOaYRmOJVgMytz?si=7808f8c928ed4118&nd=1&dlsi=db6366edeb78426e
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