ARRIVATI I RISTORI PER LE IMPRESE TURISTICHE E DELLA RISTORAZIONE: in un momento che è tornato a essere critico, un segnale di attenzione che infonde speranza
30 dicembre 2021 – Non semplici ristori, ma un autentico segnale di speranza che rinfranca gli animi degli operatori, in un momento che torna purtroppo a essere critico a causa dell’impennata dei contagi. Regione Lombardia ha mantenuto la promessa e le risorse per tamponare le perdite ingenti subite nei comprensori sciistici a causa dello stop della passata stagione invernale - destinate alle imprese turistiche, alle attività di ristorazione e ai noleggi di attrezzature – sono arrivate, così come pattuito, in quest’ultimo scorcio del 2021. Un segnale di attenzione concreta da parte dell’ente regionale, accolto dagli operatori con particolare favore, in un momento di nuova impasse per il settore turistico.
«Un anno fa - dichiara l’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori -, quando il governo Draghi, appena insediato, a fronte della situazione epidemiologica ha deciso di bloccare gli impianti di risalita generando un colpo durissimo al comparto turistico invernale, con il ministro Garavaglia in un incontro con tutti gli operatori avvenuto presso Regione Lombardia due giorni dopo il blocco, ci siamo presi l’impegno di indennizzare le imprese del comparto che si sono viste bloccare l’attività, con tutte le conseguenze del caso. È passato un anno - sottolinea Sertori - e sono soddisfatto, al punto di poter dire: promessa mantenuta!».
Questi i numeri in Lombardia: liquidate ad oggi 894 imprese turistiche per complessivi 19.657.000 euro, di cui:
- Provincia di Sondrio 649 per 15.493.000 euro;
- Provincia di Bergamo 104 per 1.763.000 euro;
- Provincia di Brescia 119 per 2.074.000 euro.
La differenza interessa le imprese turistiche nelle Province di Pavia, Varese, Lecco, Como. Per quanto concerne le Scuole di Sci, il contributo concesso è di 1.438.824 euro per 60 Scuole di sci beneficiarie che, ad oggi, risultano tutte liquidate.
Per i Maestri di Sci il contributo concesso ammonta a circa 4.600.000 euro per 1.414 maestri.
«Spero che queste risorse - conclude Massimo Sertori - possano servire alle attività e quindi ai lavoratori per poter affrontare l’attuale stagione invernale con maggior serenità, nonostante, come sappiamo, la situazione presenta delle criticità sempre dovute alle misure assunte per il contenimento di questo maledetto virus».
«Siamo contenti dell’arrivo di questi ristori e siamo riconoscenti a Regione Lombardia per la sensibilità dimostrata nei confronti delle imprese e per aver mantenuto la parola nel far giungere le risorse entro la fine del 2021»,– afferma Roberto Galli, presidente di Federalberghi Sondrio, attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo, nonché presidente di Valtellina Turismo. «Un ringraziamento doveroso e particolarmente sentito va all’assessore regionale agli Enti Locali, alla Montagna e ai Piccoli comuni Massimo Sertori, che ha avuto un ruolo fondamentale e decisivo nello strutturare questa misura».
«Un lavoro – prosegue Galli - che ha coinvolto anche la nostra rappresentanza di categoria, che tra l’altro si è attivamente impegnata nell’informare in modo capillare gli operatori di questa opportunità. L’auspicio ora è che le risorse eventualmente avanzate possano essere ridistribuite con criteri che prestino attenzione a quelle attività che hanno avuto le maggiori perdite in proporzione al calo di utili e di fatturato».
Si uniscono al plauso nei confronti di Regione Lombardia anche gli operatori della ristorazione che beneficiano del bando. «Siamo soddisfatti – afferma il noto ristoratore e albergatore Fabio Valli -: questi ristori, al di là della loro entità che andrà a tamponare le perdite gravissime subite dai nostri settori, sono importanti perché ci fanno sentire la vicinanza delle istituzioni e, in particolare, di Regione Lombardia con l’assessore Massimo Sertori, a cui va tutta la nostra riconoscenza. Siamo gente – aggiunge Valli – che vuole lavorare sodo e andare avanti con le proprie gambe: gli operatori mai avrebbero pensato di dover chiedere dei ristori, che però si sono resi necessari per la sopravvivenza delle attività».
Nel comparto turistico e della ristorazione, infatti, al momento si naviga a vista: tra le disdette che giungono per le settimane bianche e le prenotazioni last minute che comunque arrivano, a regnare è l’incertezza. Ed è appunto in questo clima che la vicinanza delle istituzioni appare fondamentale, nell’auspicio di poter ripartire il prima possibile a pieno regime.
Paola Gugiatti
Unione del Commercio del
Turismo e dei Servizi
della Provincia di Sondrio
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