ITAS “Piazzi” di Sondrio: il vino non si fa solo sui libri di testo.
“Una scuola sempre più dinamica, attenta alla formazione pratica dei suoi studenti”. È questo in estrema sintesi la mission che l’istituzione scolastica, diretta dal Dirigente Gianfranco Bonomi Boseggia, si è prefissata dal corrente anno scolastico.
I laboratori in presenza, svolti nelle fasi più critiche della pandemia negli spazi esterni della scuola, hanno messo in risalto l’importanza dell’aspetto pratico delle materie di indirizzo. Ne è la prova l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno frequentato l’Istituto, raggiungendo numerosi traguardi: un nuovo vigneto, un piccolo frutteto, un uliveto, un mirtilleto, un giardino di erbe aromatiche e tanto altro ancora, che hanno contribuito all’apertura della nuova azienda agraria annessa alla scuola.
Spinti da questo entusiasmo la dirigenza ha lavorato per realizzare un nuovo laboratorio di trasformazione dei prodotti che a breve verrà implementato con tecnologie 4.0. In questo laboratorio, già dallo scorso anno, si sono svolte esercitazioni di caseificazione e birrificazione, rimandando la vinificazione al corrente anno scolastico.
Nella giornata del 14 ottobre una piccola porzione di uva Chiavennasca, raccolta dagli alunni nei vigneti della Sassella di proprietà della Fondazione Fojanini, con la quale la scuola collabora, è stata pigiadiraspata dalla classe 5 C dell’articolazione “Viticoltura ed Enologia”. Nei giorni successivi gli studenti periodicamente hanno svolto le operazioni di follatura delle vinacce, controllando gli aspetti chimici, fisici e biologici che condizionano il buon esito della fermentazione. Mercoledì 27 ottobre sono proseguite le attività con le operazioni di svinatura e successiva torchiatura. Tutte le fasi, vendemmia, pigiatura e torchiatura, sono state vissute dagli studenti come momenti importanti di formazione oltre che di convivialità, così come avviene, ancora oggi, in alcune famiglie di piccoli produttori vitivinicoli valtellinesi.
“Formazione, senso di appartenenza e convivialità, – evidenzia il Dirigente Scolastico prof. Gianfranco Bonomi Boseggia, – sono la carta d’identità dell’Istituto Tecnico Agrario di Sondrio e sono riconoscibili soprattutto durante queste attività”. “Personalmente ho percepito l’entusiasmo, l’interesse e il forte legame dei miei studenti per il territorio – continua il Dirigente Scolastico – nelle diverse manifestazioni e iniziative proposte”.
Era il 22 settembre 2003 quando l’allora Rettore Simon Pietro Picceni inaugurava il nuovo Istituto Agrario di Sondrio. Da quel momento la scuola è diventata l’elemento cardine del mondo agricolo della provincia, formando le nuove leve del settore. Nel corso di questi diciotto anni non è mai mancato l’impegno per cercare di migliorare l’offerta formativa della scuola, nonostante le difficoltà che la tipologia di indirizzo comporta. Per questo tipo di Istituti, infatti, è fondamentale un lavoro di squadra tra famiglie, mondo della scuola e mondo produttivo. La sinergia che si è creata attorno all’Istituto Agrario di Sondrio, soprattutto in questi ultimi anni, consente e consentirà di formare ragazzi con quel bagaglio di competenze sempre più richiesto dal settore, mantenendo un legame con la tradizione con uno sguardo verso l’innovazione.
Per toccar con mano quanto scritto l’Istituto ha organizzato attività di orientamento in entrata consultabili al link Orientamento ISTITUTO TECNICO AGRARIO (ITAS) (cnpiazzisondrio.edu.it).
UFFICIO STAMPA CONVITTO NAZIONALE “G.PIAZZI” SONDRIO E SCUOLE ANNESSE
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